Lo Spezia ha vinto facile contro l'undici di Cesarini, l'ex aquilotto forse l'unico a meritare la sufficienza; non sarà altrettanto semplice contro la prima squadra di A sul cammino, ma qui ci fermiamo. L'anno scorso le "grandi" caddero come birilli di fronte allo Spezia di Di Carlo, dopo il Modena in successione Udinese e la prossima avversaria in campionato, il Palermo del contestato patron Zamparini. La favola si spense al San Paolo, complice la pausa della B e i problemi legati alla preparazione accelerata, ma sicuramente contro i Galattici partenopei ci sarebbe voluto giusto un mezzo miracolo.
Cosa lega in particolare lo Spezia al Sassuolo? Più che la simpatia per il sanguigno ma capace ex Ds Guido Angelozzi forse l'antipatia per l'attaccante Pietro Iemmello, di certo reciproca visto e considerato che il giocatore preferì sedersi in panca in serie A piuttosto che giocarsi da titolare la serie B nella nostra città, sia pur con la formula del prestito. Iemmello sabato siederà probabilmente addirittura in tribuna, scontati i cori nei suoi confronti da parte dei tifosi che partiranno da Spezia per Reggio Emilia con pullman e auto private.
Lo Spezia arriva all'appuntamento di sabato galvanizzato dal 3-0 inflitto dalla Reggiana, ma la squadra non è completa. Non lo dicono i tifosi ma il Ds Andrissi, resosi conto che tra infortuni, Nazionali e squalifiche la coperta a disposizione di mister Gallo rischia di mostrarsi davvero corta. Due se non tre i punti critici: nella mediana centrale, i forfait temporanei di Juande e Maggiore hanno messo in risalto da un lato le qualità dell'eclettico Acampora, dall'altro la mancanza di un ricambio di ruolo. Nelle corsie laterali, a sinistra urge pensare a un erede per Migliore - che a differenza di Terzi e Granoche non ha accettato di buon grado la "spalmatura" pluriennale del contratto e che a gennaio a meno di accordi last minute prenderà il volo - sempre che Augello non si dimostri già pronto, e anche in questo caso servirebbe un suo sostituto. A destra il punto interrogativo non è contrattuale ma tecnico. Filippo De Col è chiamato a fare il salto di qualità o a rimanere un cursore un po' ruvido dietro e poco efficace in appoggio. O migliora o delude. Anche in attacco al di là dei nomi e dei numeri ci starebbe un rinforzo... alla Iemmello per capirci, al di là del feeling, bomber di razza, maturo. Per il resto la squadra non è malaccio: Andrissi ha pescato prestiti di prima scelta, ben migliori rispetto a quelli della scorsa stagione: Di Gennaro, Calabresi, Forte e Soleri, aspettando Pessina dall'Atalanta fanno impallidire i Piu, Deiola e Baez mai visti davvero al Picco.
Manca ancora l'unico vero e valido test, ovvero il campionato, che inizia a fine mese contro la favorita da tanti per il successo finale: il Palermo di patron Zamparini, appena retrocessa dalla A, ufficialmente in vendita con acquirenti esteri interessati, una buona squadra ma nel mirino della contestazione dei tifosi che hanno dato fuoco ad un botteghino e stanno disertando in massa la campagna abbonamenti, ferma a quota mille circa. L'anno scorso lo Spezia superò i Rosanero in Coppa guadagnandosi la fama di "ammazzagrandi", quest'anno lo scontro in regular season si terrà prima al Barbera e al ritorno al Picco. Un incrocio pericoloso per le Aquile, una doccia fredda dopo tanta afa estiva, speriamo corroborante per le aspettative del popolo bianco.