Il tecnico cassinate ha conquistato l'ultimo posto in griglia grazie alla vittoria sul filo di lana a casa del retrocesso Vicenza. Contro la squadra del suo cuore Mimmo Di Carlo ha meritato i tre punti al termine di una prova generosa, come al solito arida di gol ma ricca di occasioni.
Il destino di Di Carlo è legato a doppio filo a questi play-off, per tanti tifosi e addetti ai lavori massimo traguardo, per la proprietà minimo obiettivo. Se dovesse uscire prima del tempo, probabile il divorzio a fine stagione dell'area tecnica, che potrebbe coinvolgere anche il Ds Fusco.
Se invece gli spareggi dovessero proseguire almeno fino alla finale, per non dire altro, lo Spezia e Di Carlo potrebbero valutare di compiere un altro pezzo di strada insieme: al campo l'arduo responso.
Aquile schierate con il miglior attacco della stagione, ovvero con il Diablo sostenuto dal ritrovato Giannetti e dalla sorpresa Mastinu, al posto di Piccolo, infortunato, autore di prove davvero convincenti sia contro il Perugia che contro il Pisa e soprattutto contro il Vicenza. L'asso nella manica di Di Carlo si chiama Fabbrini, che può entrare a gara in corso per scompigliare le carte campane. Confermata la difesa a tre e il sostegno di Migliore e De Col sulle corsie laterali, a centrocampo lotteria per due maglie tra Maggiore, Errasti, Vignali e Pulzetti, le altre due dovrebbero andare a Sciaudone e Djokovic.
Il Benevento da parte sua ritrova il talento di Ciciretti almeno in panchina, in attacco la tecnica di Falco e l'efficacia di Ceravolo, a quota 20 gol quest'anno, suo record personale. Lucioni e Buzzegoli gli ex della serata, in 14.000 sugli spalti del Vigorito ad incitate gli stregoni, mentre sono 114 i biglietti venduti da Silvia Viaggi a Migliarina per altrettanti tifosi spezzini che raggiungeranno Benevento con un pullman, alcuni pulmini (uno del Cavatorti) e auto private.
Inviato da iPad