All'andata vinsero gli irpini per 1-0, prima di imboccare un periodo negativo, ma i lupi hanno ripreso a correre in campionato. Dopo la vittoria contro il Verona, ben tre vittorie su quattro gare, serie bruscamente interrotta dalla manita rimediata contro il Perugia nell'ultimo turno.
Lo Spezia da parte sua sta facendo valere molto bene il fattore-campo: le statistiche dicono che nelle ultime 8 uscite al "Picco" gli aquilotti hanno collezionato 5 vittorie e 3 pareggi per un totale di 18 punti. L'ultimo k.o. interno degli aquilotti risale al 5 novembre scorso, 1-4 contro l'Hellas Verona.
Per Di Carlo è chiara l'intenzione di fare bottino pieno, confidando sulle qualità tecniche di Fabbrini, rientrato dal permesso straordinario concesso all'attaccante sabato scorso, a causa della nascita prematura della figlia, che insieme alla consorte ha deciso di chiamare Vittoria: un nome molto gradito anche dalla tifoseria...
Agli auguri al neo-papà si associano gli auguri alla squadra banca, che ancora non riesce a trovare la giusta continuità, sprecando punti e occasioni soprattutto lontano dal Picco.
A differenza delle Aquile, l'Avellino va molto forte lontano dal Partenio perché non perde fuori casa dal 17 dicembre scorso, 1-2 a Bari. Nelle successive 5 trasferte i biancoverdi hanno messo insieme 2 vittorie e 3 pareggi.
La probabile formazione delle Aquile
Sabato Di Carlo può schierare una squadra sicuramente competitiva. In difesa davanti a Chichizola probabile l'impiego di Vignali basso a destra al posto di De Col, alle prese in settimana con un fastidio al ginocchio. Vignali è atteso da una prova scaccia-dubbi: reinventato terzino da Di Carlo aveva fatto vedere buone potenzialità nelle prime apparizioni, ma ultimamente era apparso un po' in difficoltà.
Nel resto del reparto, confermati Terzi e Valentini centrali, con Migliore largo a sinistra. A centrocampo, probabile che Di Carlo non ripeta la scelta di Carpi, ovvero non dovrebbe vertere inizialmente sul trio Errasti-Djokovic-Pulzetti: tre ottimi interditori, ma in palese difficoltà per fantasia e capacità di impostare efficacemente il gioco offensivo.
Le alternative si chiamano Sciaudone, un po' appannato rispetto al recente passato, e Maggiore, sicuramente il più adatto a verticalizzare il gioco, anche se ancora un po' acerbo fisicamente.
Per il croato Damjan Djokovic quella di domani è la gara numero 100 con club italiani, dove ha esordito il 27 febbraio 2011, Pavia-Monza 1-0 in Lega Pro. Il giocatore croato somma finora 15 gettoni in serie A, 70 in B, 10 in Lega Pro, 2 in coppa Italia, 2 in altri tornei post-season con le divise di Monza, Cesena, Bologna, Livorno e Spezia.
La rosa di Novellino
Fuori causa nell'Avellino Djimsiti e Gonzalez per squalifica, inoltre ko Asmah, Gavazzi, Iuliano e Soumarè. Sfebbrato e convocato invece Castaldo, in lista per l'attacco anche Bidaoui.
Nel suo 4-3-3- Novellino dovrebbe partire in difesa con Migliorini al posto di Djimsiti, al suo fianco Perrotta (favorito su Solerio e Belloni), con Laverone al posto di Gonzalez a destra. In mediana uno dei due ex meno amati dai tifosi spezzini, alias Moretti (il secondo, Ardemagni, gioca poco più avanti) con D'Angelo e Paghera, in attacco il tridente Lasik-Ardemagni-Verde.