Le parole di Filippo Bandinelli direttamente dal ritiro di Santa Cristina Valgardena. Il centrocampista ha analizzato la passata stagione sua e di squadra individuando la chiave di svolta per questo gruppo e per sè stesso.
Le aspettative per la prossima stagione:
“Voglio un’annata da protagonista, so che sarà un campionato complicato, però veniamo da una stagione della quale dobbiamo fare tesoro degli errori fatti. Partiamo già con delle basi importanti, con un allenatore che conosciamo, così come le sue idee di calcio. Felice di aver raggiunto la salvezza l’anno scorso ma quest’anno ripartiamo da zero. Spero in un’annata importante e di risultare decisivo”.
Sulla preparazione di squadra:
“Prime settimane stanno andando bene, stiamo lavorando forte e con grande entusiasmo. C’è voglia di mettere le basi per una stagione importante e conoscerci già aiuta sicuramente. Una fortuna conoscere pregi e difetti di ogni giocatore, siamo felici di lavorare così”.
Sul ruolo di leader nel gruppo:
“Sono contento mi venga accostato il termine leader, cerco di approcciare al lavoro nel modo più giusto possibile perché la B è un campionato difficile, di sacrificio e molto lungo. L’equilibrio deve esserci sempre, nel bene e nel male. Anno scorso annata complicata, ora facciamo tesoro degli errori commessi, questa cosa l’ho vista negli occhi di tutti e sarà motivo di voglia e sacrificio per creare unione tra i calciatori, lo staff e i tifosi. Questi ultimi sono sempre stati con noi fino all’ultima giornata con il Venezia, partita che ci ha dato carica emotiva per ripartire al meglio”.
Sull'astinenza da gol nella passata stagione: "Non posso fingere, mi è dispiaciuto perché volevo essere più decisivo. So di aver dato tutto dal primo giorno, ma ho avuto difficoltà nel ricalarmi nella categoria poiché difficile. Sotto l’aspetto della finalizzazione lavorerò con l’allenatore, mi reputo centrocampista offensivo e il gol deve far parte della mia prestazione”.
Sul punto di forza del gruppo:
“Un aspetto a nostro favore è il gruppo, ci conosciamo e conosciamo le idee del mister. C’è grande compattezza, il gruppo deve venire prima del singolo e delle giocate individuali. Se riesci a creare la giusta atmosfera crei quell’ossatura che ti rende difficile da affrontare. Da gennaio abbiamo avuto una buona marcia, ce l’abbiamo tutta e questa deve essere nostra forza ed energia. Siamo arrivati alla vetta assieme e questa deve essere la giusta alchimia che ci accompagnerà anche nelle prime uscite ufficiali”.
Sul D'Angelo:
“Del mister ho notato la tranquillità che ci ha trasmesso. In tanti momenti sembrava che gli eventi ci remassero contro, a quel punto puoi fare l’errore di calare nelle prestazioni e farti prendere dal panico. Il mister sempre tranquillo, ha sempre creduto nelle nostre capacità e ci ha trasmesso ciò dal primo giorno. Felici che sia rimasto, aver iniziato con le sue idee è sicuramente un arma in più”.
Sull'addio di Nikolaou e l'essere una squadra con più capitani:
“Nelle squadre c’è sempre un capitano che porta la fascia ma poi tanti che aiutano il capitano. Atteggiamenti in allenamento e essere esempio nei fatti più che nelle parole, in questa squadra ci sono diverse persone con queste valori”.
Su città e tifosi:
“Città bellissima, ci troviamo benissimo, ho provato emozione forte l’ultima giornata vedendo la gioia negli occhi dei tifosi. Nessuno si aspettava annata così, colpa in parte anche nostra e ci tenevamo a dare gioia minima ai tifosi. Mi rendo conto di quanto per gli spezzini lo Spezia sia importante e questa cosa mi viene trasmessa quotidianamente”.
L'importanza dell'alchimia tra compagni e in particolare con Falcinelli:
“L’energia muove tutto, penso che quando una persona sia sorridente e riesca a trasmettere questo agli altri sia una cosa fondamentale nello spogliatoio. Aiuta a lavorare duro e sicuramente Diego (Falcinelli) è uno di questi”.
Un pensiero per i tifosi:
“Grazie ai tifosi, l’anno scorso gli dovevamo qualcosa per la stagione al di sotto delle nostre possibilità. Abbiamo centrato l’obiettivo minimo salvezza, non è stato facile, non siamo neanche stati troppo fortunati e questo ha fatto sì che la salvezza arrivasse all’ultimo. Loro sono sempre stati dalla nostra parte e questo è stato motivo di voglia per noi per arrivare all’obiettivo assieme