Spezia e calciomercato, inutile girarci intorno: non sarà un vero e proprio "progetto bolletta", ovvero, senza budget, come ripetono sui social i tifosi mugugnoni, ma il progetto dei Platek non si può certo definire ambizioso.
La realtà è cruda per gli appassionati, ma è cosa ormai nota. La proprietà americana ha investito molto nella squadra in serie A e nei lavori del Picco e ora vuole rientrare.
Il mantra "Vendere per comprare" che sarebbe stato imposto a Macia e Melissano non è neppure così vero, perché dalle vendite dei pezzi da novanta della rosa - leggi Holm, prima di lui Nzola, Amian e Kiwior - i soldi entrati sono serviti principalmente a sistemare i conti. E poi forse, una volta raggiunto un equilibrio in bilancio, con la squadra attrezzata per un tranquillo campionato di B, per provare a vendere il pacchetto risanato dai debiti al miglior offerente.
Uno scenario deludente dopo aver respirato fino all'anno scorso la serie A, ma del tutto legittimo e, secondo vici attendibili, anche piuttosto ravvicinato nel tempo.
Perdendo la serie A e con essa un budget in entrata considerevole tra diritti tivù e sponsor i Platek si sono ritrovati in serie cadetta con un fardello di ingaggi pesanti, del tutto fuori contesto rispetto alle entrate.
Al primo anno di B, quello passato, il cosiddetto paracadute ha in parte attutito il colpo, ma quest'anno la volontà della proprietà è quella di abbattere i 20 milioni di ingaggi rimasti, portandoli a 10-12 milioni vendendo o svendendo quindi tutti i giocatori dai contratti a cinque zeri. Anche perché la vera mazzata sui conti si sentirà dal prossimo anno.
Dopo le cessioni di Dragowski e Holm si parla di valigie pronte anche di Zurkowski (1 milione e 550 d' ingaggio), Verde (900 mila euro), Reca (900), Muhl (550.000), Moutinho (450 mila).
A budget per Macia e Melissano dopo il riscatto di Nagy è rimasto un milione scarso. Per fortuna sono riusciti a trattare la cessione di Nikolaou al Palermo in scambio giocatori e non in soldoni, perché quelli sarebbero finiti molto probabilmente in conto perdite e non certo per l'inserimento di facce nuove nello spogliatoio di mister D'Angelo.
Così facendo, i responsabili dell'area tecnica - sempre nei radar della contestazione per le scelte scellerate della prima parte della scorsa stagione - sono riusciti ad ottenere le prestazioni in attacco del '97 Edoardo Soleri e in difesa a sinistra del terzino 2000 Giuseppe Aurelio.
Resterebbe da prendere un solo attaccante, individuato in Pittarello del Cittadella, operazione fattibile con 350.000 euro al Citta e un ingaggio sotto i 400.000 euro, ma qui si ritorna al discorso iniziale del "progetto boleta", perché anche per questa cifra oggettivamente bassa c'è resistenza da parte dei Platek.
Senza contare che nella rosa di D'Angelo ora come ora l'emergenza parte dai pali, perché dopo l'addio di Zoet e Drago e l'infortunio di Crespi che rientrerà a Gennaio a disposizione di D'Angelo ci sono solo i due portierini della Primavera.
Sfumato Vasquez volato al Torino come secondo, Macia e Melissano stanno battendo piste italiane, ma con le cifre che hanno a disposizione, al netto di possibili altre operazioni di scambio, non sarà facile centrare un obiettivo adeguato. Un primo obiettivo sarebbe l'arrivo dalla Dea del 2003 Paolo Vismara, che la scorsa stagione ha ben figurato in serie C da titolare nella seconda squadra bergamasca con 36 gettoni e 13 clean sheet, operazione ben impostata.