È Il 15 novembre 2023 quando Luca D’Angelo viene nominato nuovo allenatore dello Spezia. La situazione era pressoché tragica: aquilotti terzultimi con appena 10 punti dopo 13 giornate. Il tecnico firma un contratto fino al termine della stagione con rinnovo automatico in caso di salvezza.
Il suo cammino inizia sin dalla conferenza stampa con poche parole ma obiettivi chiari. Di certo D’Angelo, come lui stesso ha scherzato dopo la vittoria di ieri sera, non è un tecnico da titoloni di giornale. Soprattutto nelle ultime settimane ha reso “difficile” il nostro lavoro chiudendo lo Spezia in una bolla impermeabile quasi a voler isolare il gruppo da qualsiasi voce.
Il suo essere ermetico, però, è stata anche la chiave del successo. Anche quando sono arrivati i primi successi con Ascoli e Bari, il tecnico non ha mai fatto trasparire un’emozione sapendo che l’obiettivo era di lungo termine e che si sarebbe lottato fino all’ultima giornata.
Così è stato, le difficoltà erano all’ordine del giorno ma con tanto lavoro sempre a testa bassa è riuscito piano piano a restituire allo Spezia quanto meno un identità, un assetto tattico. Ha coinvolto tutti e 25 i giocatori e il gruppo si è unito a lui verso l’obiettivo anche senza troppe dimostrazioni di affetto che non fanno parte del suo carattere.
Lo Spezia con lui totalizza 34 punti in 25 giornate per una media punti che, tenuta da inizio anno, avrebbe regalato quanto meno l’accesso ai playoff. Un risultato che lascia con l’amaro in bocca ma che regala speranza a tutto l’ambiente per la prossima stagione.
Alla fine noi lo perdoniamo volentieri per il suo essere di poche parole, perché oggi l’imperativo è ripartire da Luca D’Angelo (sperando lui ci perdoni per il ‘titolone’ dedicatogli).