Lo Spezia ha di fronte a sé 10 finali. Queste sfide ci diranno se lo Spezia riuscirà a ottenere la salvezza diretta o meno. Si inizia da Sabato e dalla sfida del ‘Picco’ contro il Sudtirol.
Gli aquilotti hanno iniziato il proprio percorso in Serie B proprio con gli altoatesini. Era il 20 agosto e lo Spezia di Alvini, ferita ancora della retrocessione, si accingeva a sfidare una delle rivelazioni del campionato scorso. Al ‘Druso’ finì 3-3 in un match carico di emozioni.
Le aquile, schierate con un 4-3-3 molto offensivo volevano partire con il piede giusto. Tutto questo riuscì per metà. Lo Spezia, nel giro di un’ora di gioco, va in vantaggio per ben tre volte ma viene recuperata altrettante. Moro, subito titolare e al centro del progetto, segna una doppietta. Bandinelli e Antonucci si intendono a meraviglia a sinistra.
Nonostante qualche amnesia difensiva, la squadra sembra essere competitiva e ci sono tutti i presupposti per divertirsi. Le cose, come ben sappiamo, non sono andate così.
Tante le differenze tra lo Spezia di 7 mesi fa e quello odierno. A parte le cessioni invernali e l’esonero di Alvini, c’è peró un aspetto su tutti che salta all’occhio. Gli aquilotti al ‘Druso’ creano, azzardano giocate, sono cinici e non cadono nelle difficoltà dopo essere stati recuperati due volte. Adesso, tutto questo è ciò che manca allo Spezia per tornare a essere prolifici e sperare nella salvezza. Ricominciare da dove tutto è iniziato, questo si augura il popolo spezzino.