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Platek: "Smentisco voci di cessione dello Spezia, continueremo a investire nel club" In evidenza

di Luca Vaccaro - Il Presidente dello Spezia parla a tutto campo: dal mercato al logo, dallo stadio allo staff.

Dal futuro del club all’obiettivo salvezza: il Presidente dello Spezia Calcio Philip Platek, in collegamento dagli Stati Uniti, ha risposto alle domande della stampa. Prima di sottoporsi ai quesiti dei presenti, ha aperto la conferenza con un'introduzione:

"Mi scuso se sono stato assente e per questa conferenza in diretta streaming, ma ci tenevo a farla perché ultimamente ci sono state preoccupazioni da parte dei tifosi, ai quali voglio dire che non sono contento dei risultati ottenuti nell'ultimo periodo. Abbiamo apportato migliorie, con l’arrivo del nuovo allenatore e del suo staff, ma anche con nuovi giocatori. Il nostro focus ora è di continuare a migliorare sulla base degli ultimi due incontri, ma questo deve essere soltanto il punto di inizio. Vorrei specificare che gli investimenti fatti non riguardano solo i giocatori, in particolare nel 2021 la proprietà è intervenuta per migliorare e ampliare la capienza della curva piscina del Picco. Abbiamo investito 38 milioni di euro in questi anni, escludendo la cifra di acquisto della società e questa stagione costerà altri 10 milioni. Il nostro intento è gestire la società in maniera fiscalmente responsabile, ci sono state domande sulla vendita di Kiwior, sul paracadute, Nzola ecc, questi profitti sono stati utilizzati per gestire e tutelare la società a livello economico. D'ora in poi il nostro intento sarà migliorare squadra e società con progettualità a lungo termine".

Mancata permanenza in Serie A:
"Il nostro obiettivo era certamente quello di restare in Serie A, però purtroppo l’anno passato è stato contrassegnato da sfortuna e sconfitte, basti pensare alla partita di Roma con un rigore a sfavore al 90esimo o Holm, giocatore chiave, fuori per molto. Non siamo felici di ora e l'obiettivo ovviamente non è più la promozione. Abbiamo pensato a costruire una squadra coesa e unita, sfoltendo la rosa. Ora cercheremo di dare continuità al progetto senza sottovalutare il lato economico”.

Sul futuro dello Spezia, se ci sono conferme su una possibile cessione del club:
"Vorrei smentire queste voci, non abbiamo avuto contatti con partner commerciali, poi se domani qualcuno busserà alla porta faremo valutazioni, ma ad oggi non si segnala nessun contatto, ma soprattutto nessun interesse da parte di possibili acquirenti”.

Dichiarazioni che arrivano un po’ in ritardo:
"Ho preferito aspettare la fine del mercato, dato che quando sono venuto a gennaio ancora eravamo nel pieno della sessione trasferimenti. Tornerò alla fine del mese e avrei rimandato la conferenza ancora più in la, ma vista la richiesta dei tifosi, ho preferito questa modalità per parlare subito”.

Sulle infrastrutture, tra fine dei lavori della tribuna, copertura della Curva Ferrovia e impianto di allenamento a Follo:
“La conclusione dei lavori è prevista per la fine del mese, i lavori stanno andando avanti ed è stata firmata la progettazione esecutiva della curva ferrovia. Per quanto riguarda i ritardi, essi sono dovuti sia a fattori imprevedibili come le fondamenta che sono state riaperte, che a problemi anche atmosferici. E' probabile che non giocare in casa abbia pesato, ma su questo non posso sbilanciarmi. Il nostro focus primario ora rimane la copertura della Curva Ferrovia ma anche l'espansione della struttura di allenamento a Follo, per aggiungere il terzo campo, ma siamo in attesa degli argini”. 

Su questo tema prosegue il CEO delle Aquile Andrea Gazzoli: “Sulla curva ferrovia stiamo andando avanti anche anticipando gli step per prevenire eventuali imprevisti, lavoro minore ma complesso perchè è una struttura particolare che insiste su struttura esistente, l'idea è arrivare per la fine di marzo ad avere in mano le offerte delle imprese per poter capire quando iniziare con lavori preliminari, anche prima della fine dell'attuale stagione, cosa che con la tribuna non si poteva fare. Su Follo, aldilà dell'impegno preso, è anche necessità nostra avere il campo il prima possibile, per poter consentire al Follo, con cui c'è ottimo rapporto, di utilizzare il secondo campo, l'impegno va avanti e giova anche a loro".

Tanti giocatori rimasti senza stimoli dopo la retrocessione:
"La retrocessione comporta tanti fattori, abbiamo cercato di dare continuità, mantenendo giocatori che ritenevamo adatti, in estate avevamo giocatori che sembravano motivati che poi non si sono rivelati tali. Da ottobre ho iniziato a parlare con Macìa per cercare di capire come migliorare e capire cosa fare per ovviare a una situazione sportiva che non stava portando i risultati sperati”.

Sui tifosi e le loro richieste:
"I giocatori ovviamente hanno bisogno del supporto dei propri tifosi perchè la frustrazione non aiuta nessuno. Io li rispetto e sono aperto ad ascoltarli, però non abbiamo bisogno di atti di violenza come quelli che avrebbero potuto causare danno a un poliziotto. Comprendo benissimo rabbia e frustrazione, l'importante è che non si trascenda in episodi violenti. Ascoltiamo le lamentele dei tifosi, sia per il costo dei biglietti che per il logo. Nostra intenzione è avvicinarci di più ai tifosi creando gruppi di ascolto per capire insieme come muoverci e arrivare ad un nuovo luogo che sia condiviso. Vogliamo apportare migliorie e procedere in questa direzione per far si che questo distacco venga meno”.

Se c’è ancora fiducia nell’area tecnica, rappresentata dal duo Macìa - Melissano:
"Si, posso confermare la mia fiducia nella squadra dirigenziale, soprattutto in Macìa, con il quale, in seguito al suo arrivo, abbiamo cercato di dare struttura attraverso un profilo che avesse abilità e conoscenza finanziaria solida. Sempre difficile fare mercato dopo una retrocessione e Macia ha cercato di farlo includendo giocatori che siamo determinati a raggiungere la salvezza. Ad ottobre c’è stato il cambio allenatore, inizialmente qualcosa non ha funzionato ma è arrivato allenatore giusto e nel mercato di gennaio è stata rinforzata la squadra ottimizzando le risorse senza incidere sulla spesa del club”.

Cosa ha portato alla retrocessione, se gli errori sono stati compresi:
"Penso che sia una combinazione di fattori, errori da parte del club, area tecnica, ma ora focus deve essere costruire una squadra competitiva, difficile andare nel dettaglio di ciò che è accaduto, dato che ci sono stati tanti piccoli/medi errori che vanno analizzati. Inutile ora tornare indietro, guardiamo avanti ammettendo che ci sono stati degli errori in passato”.

In caso di retrocessione in Serie C:
"E' uno scenario che non voglio pendere in esame, ci porremmo semmai il problema se ciò dovesse accadere più in avanti, ma dobbiamo ricordarci che anche se al penultimo posto in classifica non siamo lontani dalla posizione che significa la salvezza. Abbiamo supportato il club in passato e continueremo a farlo sempre seguendo la linea della sostenibilità, noi siamo qui e saremo qui a prescindere dal futuro e continuando con i giusti investimenti”.

Sostegno all’area tecnica:
"Al momento l'area tecnica ha il mio sostegno anche per il buon lavoro che è stato fatto nel portare nuovi giocatori e allenatore. Sfortuna e infortuni hanno inciso nella passata stagione, ma le vittorie nella seconda metà di stagione bellissime con Inter e Milan hanno dimostrato che la squadra non era poi così scarsa. Ora siamo competitivi, il calcio molto strano, avremmo meritato molto di più ad esempio a Palermo e a Cosenza. Mercato di gennaio è stato fatto in maniera positiva, abbiamo cercato con questo mercato di aggiustare il tiro con gente esperta per restare in Serie B".

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