Nel dopo partita di Spezia Ternana dello Spezia Calcio non si presenta né il tecnico Alvini, né il Ds Stefano Melissano né il responsabile dell'area tecnica Eduardo Macia, ma risponde alle domande dei giornalisti l'Ad Andrea Gazzoli.
Qualche minuto prima, di fronte ai tifosi inferociti per la situazione nella quale è precipitata la squadra, ad oggi terzultima e retrocessa in serie C, si erano presentati ai cancelli con Gazzoli l'altro Ad Nicolò Peri, i due responsabili tecnici, Bandinelli e Nikolaou.
Il tempo di Massimiliano Alvini sulla panchina aquilotta è evidentemente scaduto, anche se Gazzoli si è riservato di fare una riflessione condivisa con la proprietà, che dovrebbe aver sentito in serata, per decidere che direzione prendere.
Il tecnico toscano si sente da tempo isolato, si è trovato a dover allenare una squadra raffazzonata, soprattutto in attacco, per la competenza approssimata del duo Macia-Melissano, se una colpa gli si puo' attribuire è quella di non aver mai protestato pubblicamente come fece invece Gotti.
Altrettanto evidente che se lo Spezia non avrà la forza, il coraggio o i soldi per mandare a casa con Alvini anche chi lo ha assunto, ovvero Macia e Melissano, la situazione non potrà migliorare dall'oggi al domani.
Solo con un'operazione di pulizia a vasto raggio è possibile pensare di ripartire, con le antenne al prossimo mercato di gennaio che dovrà giocoforza portare nuovi elementi di esperienza in due ruoli cardine, difesa e attacco.
"Non siamo contenti ovviamente - ha spiegato Gazzoli, nominato Ad dello Spezia il 4 settembre scorso a mercato già chiuso - vengo ora da un confronto con i nostri tifosi, capiamo il loro punto di vista ma ora non cerchiamo colpevoli, non sono venuto qua per fare processi. Di sicuro faremo riflessioni con la proprietà a freddo, tra qualche ora, poi chi ha le responsabilità dovrà prendersele. Ai cancelli siamo stati bersaglio delle critiche, è giusto prendersele tutte ma è anche necessario pensare lucidamente, senza rabbia senza nessun tipo di valutazioni particolari".
"Siamo rispettosi dei ruoli - spiega Gazzoli - ci sono delle mansioni precise di chi è deputato all'area tecnica, quindi è corretto che si facciano valutazioni e riflessioni generali su questi aspetti. Nessuno voleva arrivare a questo punto. La cosa più evidente è che il rendimento della squadra non è assolutamente soddisfacente, normale non essere soddisfatti dopo 13 partite con un rendimento così insufficiente, ma da parte mia nessuna decisione affrettata, a me piace ragionare con lucidità".