Cresce l'attesa per il derby tra lo Spezia e il Pisa, perché di derby vero si tratta anche se le due città sono distanti qualche decina di km.
E come in tutti i derby diventano rilevanti anche fattori di solito sottovalutati, gli episodi, la grinta, l'approccio alla gara che le rispettive squadre e i loro mister hanno saputo interpretare.
Sia le Aquile che i toscani hanno avuto un avvio di stagione ben al di sotto delle previsioni, con una differenza sostanziale.
Il Pisa è squadra con giocatori esperti, di categoria, costruita per giocarsela in alta classifica
Lo Spezia invece, nei proclami e forse nei sogni di Macia doveva tornare subito in serie A.
Peccato che alla fine del mercato, tra cessioni e nuovi arrivi sia uscita disegnata una vivace squadra di ragazzini, soprattutto in attacco, non certo una squadra in grado di ammazzare il campionato, come dimostrano i 5 punti fin qui conquistati.
Lo Spezia avrebbe voluto ottenere la prima vittoria casalinga nel suo Picco contro una storica avversaria, invece i ritardi dei lavori la rivedranno a Spezia il prossimo 28 ottobre contro il Cosenza.
Alvini pare intenzionato a confermare il 3-5-2 con Muhl al posto di Bertola dietro e Pio Esposito in attacco con Antonucci, confermando così i 10/11 usciti vittoriosi dalla sfida contro la Feralpi.
L'allenatore nerazzurro ritrova Torregrossa nel tridente offensivo con Moreo e Vignato.