Dentro o fuori, vivi o morti: contro il Milan di Pioli le Aquile si giocano una bella fetta di speranze a quattro turni dalla fine del campionato, in una situazione senza precedenti per Leo Semplici che pure di salvezze se ne intende: “Un ko come quello contro la Cremonese non mi era mai successo in 19 anni di carriera. Fare una partita così, mostrando solidità sotto tanti aspetti e non portare a casa nemmeno un pareggio. Mi ha fatto pensare molto, quando le cose vanno in questa maniera non si può dare colpa alla sfortuna, come dicevo in passato dobbiamo dare qualcosa di diverso, non in più ma diverso, è evidente che quanto fatto non è sufficiente per arrivare al risultato. Ora è il momento dei fatti, dobbiamo fare il massimo in queste quattro partite. Abbiamo troppo da perdere e non ce lo possiamo permettere. Contro il Milan, squadra di grande valore, proveremo a fare una partita al massimo delle nostre possibilità”.
Spezia forse più motivato che lucido?
“Ai ragazzi nel pregara di sabato ho detto di non pensare all’importanza della gara ma a dare tutto. Era una partita in cui dovevamo uscire con un altro risultato. Abbiamo giocato con grinta, personalità, determinazione, abbiamo provato a fare quello che dobbiamo fare. Quando esci con un ko è normale che la settimana ci stai a pensare, il ritrovo di domenica è servito per cercare di cancellare le negatività del risultato e ripartire. Possiamo giocarcela fino in fondo e dobbiamo buttarci a capofitto nel lavoro e fare delle buone gare e portare il risultato a casa il risultato che è quello che ci sta mancando”.
Da inseguiti a inseguitori: cambia qualcosa?
“Me lo auguro. Inconsciamente con due punti sopra forse si pensava di essere sulla via giusta e abbiamo sbagliato, ora che non abbiamo nulla da perdere mi auguro che tireremo fuori il massimo per fare il risultato”.
Milan forse senza Leao e altri big, aumentano le chances?
“Per noi parlano i numeri, 11 partite con 8 gol fatti e 17 subiti. Creiamo tanto ma prendiamo troppi gol quindi dobbiamo cercare di mettere in campo un’attenzione diversa sia in fase difensiva che in avanti, cercando di essere più cinici. La squadra ha dimostrato di giocare con cognizione, valore, personalità, dobbiamo andare a prendere quanto meritiamo e che fino ad ora non è arrivato poi sabato affrontiamo i campioni d’Italia, semifinalisti di Champions League, una squadra di grande valore. Dobbiamo tentare l’impresa, con le buone o le cattive, dobbiamo uscire con qualcosa di concreto”.
Per fare qualche gol un solo nome: Nzola, e per il centrocampo senza Agudelo e Bastoni?
“Rientra Zurkowski ma non ha 90 minuti, rientro importante a disposizione solo con la Fiorentina dove ha dimostrato il suo valore. Nzola sta bene, si è allenato tutta la settimana con noi, ma tutti i ragazzi, a parte lunedì che erano un po’ abbattuti e responsabilizzati, si sono buttati a lavorare con grande voglia, determinazione, per svoltare la stagione”.
Tanti gol da fermo, c'è un problema a livello mentale?
“È un aspetto su cui abbiamo lavorato tanto, anche prima dell’Atalanta. Ci lavoriamo settimanalmente, lavoriamo a difesa a uomo, a difesa mista, ma quando prendi questi gol cerchi tutte le situazioni. Metterci troppo la testa potrebbe condizionare i calciatori. Dobbiamo essere consapevoli e rimediare”.
La società è stata vicina in questi giorni, quanto è importante?
“Stanno facendo di tutto per rendere sereni i ragazzi. Il premio salvezza è scontato ma non giochiamo per il premio, giochiamo perché ne va della nostra carriera. C'è gente responsabile, sappiamo cosa perderemmo in caso di retrocessione. C'è voglia di arrivare alla salvezza che possiamo ottenere”.
C'è margine per vedere in attacco Shomurodov con Nzola?
“Stiamo valutando, ma non da ora ma da quando sono arrivato. Sono due attaccanti che potrebbero completarsi, ma vediamo se ci sarà questa possibilità”.
Cosa servirà fare subito sabato?
“Partire forte come fatto nelle ultime domeniche, cercare di levargli le qualità principali che sono ante. Non sarà semplice, ma dovremo dare continuità alle prestazioni fatte e magari fare gol alla prima occasione, o non subirlo alla prima occasione loro. Avanti con i fatti, bando ai discorsi. Ci tengo a precisare una cosa. Ho letto un titolo in cui mi è stata attribuita una cosa che non ho detto, estrapolandola da un discorso più ampio, io sono arrivato che il mercato era già stato fatto. Non ho mai dubitato del gruppo e dell’operato di chi ci dirige, mi dispiace si voglia mettere discordia in un momento in cui dovremo essere uniti. In un percorso così possiamo essere criticati, ma manipolare le dichiarazioni mi fa dispiacere. Ho rispetto di tutti e voglio essere rispettato”.