Terza sconfitta consecutiva per lo Spezia dopo Monza e Atalanta, che riesce a quattro gare dalla fine nella doppia impresa di rilanciare la Cremonese in lotta salvezza e permettere al Verona, atteso domani dallo scontro diretto contro il Lecce, di uscire per la prima volta da inizio campionato dalla zona B, superando lo Spezia in caso di vittoria.
Amarezza e delusione sugli spalti per i circa 1.000 tifosi delle Aquile. Anche se nulla è ancora perduto, è doveroso tirare delle conclusioni per una situazione che parte neppure da troppo lontano: la presunzione del Dg aquilotto Eduardo Macia- subentrato ad un dirigente decisamente più capace a scovare talenti come Riccardo Pecini – che ha portato dal mercato di gennaio giocatori non solo inadeguati per la serie A ma anche inadatti alla lotta per la salvezza – leggi Krollis, Cipot, Esposito, Moutinho, in parte Wisniewski senza considerare Marchetti – ma anche una buona dose di sfortuna e troppi infortuni negli uomini chiave, tra cui Bastoni, Reca, Nzola e Verde.
La gara di stasera è emblematica: 70 % di possesso palla a favore dello Spezia, 13 corner a 3, 8 tiri nello specchio contro 4 (di cui 2 gol). Numeri che fanno dire a Ballardini che lo Spezia non meritava di perdere, da vero gentleman sportivo il tecnico della Cremonese ha riconosciuto i meriti delle Aquile in campo, ma esulta per il suo score: dal suo arrivo a metà gennaio la Cremonese è rinata e oggi ci crede grazie alla vittoria contro lo Spezia.
E ora? Contro il Milan stellare sabato prossimo al Picco, poi a Lecce prima di Torino in casa e Roma all’Olimpico all’ultima tappa: se domani il Verona supera il Lecce lo Spezia non sarà più unico padrone del proprio destino, dovendo sperare negli inciampi dei veneti.
Attesi dopo il Lecce da Torino in casa, Atalanta a Bergamo, Empoli in casa e Milan a San Siro, mentre la Cremonese il prossimo turno va a trovare la Juventus prima di ospitare il Bologna, andare a Roma contro la Lazio per chiudere in trasferta a Salerno.
Nessuna delle tre squadre ha un calendario semplice, sulla carta dunque lo Spezia ha ancora tutte le carte da giocarsi per restare in serie A, ma 9 punti nel girone di ritorno sono numeri da serie B, inutile girarci intorno e per come girano le cose in casa Spezia, è difficile ipotizzare un cambio di rotta anche se è giusto continuare a sperare.