Finisce 5 a 2 la sfida di Coppa Italia tra l'Atalanta e lo Spezia, che subisce un passivo ben più pesante di quanto avrebbe meritato guardando quello che è accaduto in campo.
La differenza come spesso avviene la fa la qualità e il peso offensivo della squadra di Gasp: se lo Spezia anche oggi si è poggiata interamente sulle spalle di Nzola, rimasto in campo tutta la partita malgrado il prossimo impegno di campionato contro la Roma, l'Atalanta ha potuto alternare in attacco giocatori di assoluto spessore: da Zapata a Hojlund, da Lookman a Muriel.
Lo Spezia esce in ogni caso a testa alta dalla sfida, riuscendo nel primo tempo a rintuzzare il vantaggio e arrendendosi nella ripresa allo strapotere tecnico e fisico del danese 2003 subentrato nel secondo tempo, autore di un gol e di un assist per lo sfortunato autogol di Ampadu, che devia nella propria porta una palla rimbalzata sul palo dopo l'ennesima incursione della punta danese.
Buone le prestazioni dei giocatori aquilotti, compreso Kovalenko che se non ha mai fatto la differenza ha almeno messo tanto impegno in tutte le palle, differenza fatta invece da Ekdal, autore di un gol in velocità e di tante giocate di personalità: molto bene tra i nuovi Esposito, spesso a dettare il gioco ripartendo con l'azione dal basso, anche dalle braccia di Zovko - buona la prestazione del 2002 malgrado le 5 pappine - decisamente meno buona la gara di Moutinho, che nel primo tempo ha letteralmente perso la bussola delle marcature in occasione di due gol dell'Atalanta, felice il ritorno di Verde, apparso già in forma campionato e autore del secondo gol aquilotto.
Alla fine è andata meglio del previsto: risparmiati in parte o in toto Dragowski, Holm, Ampadu, Bourabia, Agudelo, Zurkowski, Gyasi e Reca pronti per la sfida con la Roma di domenica, con la sfida contro la Roma al Picco che si preannuncia tutto esaurito.