Sconfitta non amara, amarissima quella maturata stasera al Picco contro la Lazio, al termine di una gara arbitrata in modo scandaloso dal duo Paparesta (in campo) e Nasca (al Var) con cartellini a senso unico e un fallo di mano sul gol di Milinkovic che in diretta è apparso piuttosto evidente.
Si sapeva che la Lazio sarebbe stata un osso duro, indiscutibile la qualità tecnica e la proprietà di palleggio della squadra di Sarri, ma lo Spezia è riuscito a gestire la gara passando sempre in vantaggio, e subendo il gol di Acerbi (insultato dai suoi tifosi per tutta la partita) al 90', a causa di un disimpegno sbagliato da Kovalenko.
Nemmeno i cambi effettuati da Motta nella ripresa sono serviti a impedire la sconfitta, ripetiamo al termine di una gara ben giocata dallo Spezia, che non ha nulla da rimproverarsi di fronte ad un avversario davvero forte, che era riuscito a domare per 90' riuscendo quasi a conquistare un punto fondamentale per la salvezza.
Così non è stato, ma la squadra di Motta ha dimostrato una volta di più di potersela giocare alla pari anche con le top della serie A, e questo dato è di buon auspicio per le prossime difficilissime sfide che attendono lo Spezia, dalla Dea all'Udinese per finire con il Napoli.
Per il momento lo Spezia si tiene stretti i suoi 33 punti, alla luce dei risultati odierni non è neppure detto che la quota salvezza non sia già bella che raggiunta, è vero che la matematica non conforta ma né Samp, né Cagliari, né Genoa, né Salernitana e infine né Venezia hanno un percorso rose e fiori nelle ultime giornate di campionato.
Una cosa è certa: dopo aver visto giocare e perdere lo Spezia contro la Lazio questa sera, così come contro l'Inter resta nitida l'impressione che la squadra di Motta in questa serie A abbia tutto il diritto di rimanere, perché sul campo sta dimostrando - a parte qualche scivolone - un gioco e un carattere degni di nota.