di Massimo Guerra - Alla fine del primo tempo doppia A sui gol delle Aquile: Amian e Agudelo tengono sotto lo squadrone di Sarri, adesso ci sarà da soffrire fino al 90'.
Pubblicato il: 30-04-2022
Spezia avanti di un gol alla fine dei primi 45': primo tempo da incorniciare quello giocato dalla squadra di Motta, capace di ridisegnare lo schema tattico per adattarlo al superiore tasso tecnico della Lazio, decisamente superiore dalla metà campo in sù ma, per fortuna dello Spezia, non impeccabile nella fase difensiva.
Lo Spezia soffre ma azzecca dopo 9' il gol su calcio di punizione dalla sinistra, calciata Verde e schizzata di testa da Hristov. Reagisce la Lazio che domina in possesso, conclusioni e occasioni da gol grazie alla tecnica sopraffina di Milinkovic, alla velocità di Felipe Anderson e Lazzari, alla concretezza di Immobile che pareggia al 32' la gara su rigore indotto da un fallo di mano di Nikolaou.
La gara a quel punto sembrava prendere una brutta piega per lo Spezia, costretto a tamponare da destra a sinistra le incursioni dei biancocelesti, esaltando le doti di Provedel che riusciva a bloccare un paio di conclusioni veleonse di Milinkovic, aiutato dai difensori spesso in anticipo sui diretti avversari.
Invece due minuti dopo il pareggio, un break di Agudelo - fino a quel momento piuttosto in ombra - ribaltava nuovamente il risultato: bravo Toto a rubare palla ad un incerto Patric e involarsi verso Strakosha, superandolo con un delizioso cucchiaio.
Negli ultimi 15' del primo tempo inevitabile la pressione della Lazio, ma lo Spezia non è rimasto passivo cercando spesso la ripartenza, purtroppo sbagliando più di una palla in alleggerimento ma del resto il gap tecnico c'è, anche se con il cuore e l'organizzazione di gioco lo Spezia sta meritando il parziale vantaggio.
Adesso saranno 45' di autentica sofferenza, perché la Lazio ha i mezzi tecnici individuali per trovare facilmente la via del gol, e lo Spezia non dovrà fare l'errore di abbassare troppo il baricentro per non rischiare di essere preso a pallonate.
Forse Motta cambierà qualcosa a gara in corso, magari ricostituendo il centrocampo a tre con l'inserimento di Bastoni o- chissà - di Bourabia.