Imprevedibile come Maradona. Imprevedibile come la gara al Maradona, dove tutto è iniziato. Imprevedibile come le partite successive, dove tutto è proseguito. Perché a partire dalla trasferta di Napoli, nell’ultima roboante e inaspettata gara del 2021 vinta di misura ai danni dei partenopei, è iniziato un nuovo campionato per lo Spezia di Thiago Motta, con risultati inaspettati fuori casa e insolite debacle interne. Lo Spezia che ha vinto anche a Milano. E poi fuori casa a Genoa, in un prezioso scontro salvezza. Lo Spezia che poi è precipitato tra le mura amiche con il Verona e la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Lo Spezia che ha faticato sul campo dell’ultima in classifica, la Salernitana che prova ancora a difendersi con le unghie e con i denti dopo troppe figuracce. Lo Spezia che deve ancora sudare e soffrire per raggiungere una posizione comoda in classifica. Perché la lotta salvezza è apertissima, per la quale è difficile anche solo fare dei pronostici. A tal proposito, per aggiornamenti sui principali eventi sportivi si può visitare il sito superscommesse.it e conoscere, ad esempio, i portali AAMS più affidabili che propongono quotazioni complete e aggiornate non solo sul campionato di Serie A e dei liguri, ma anche di tutti gli altri eventi calcistici del panorama nazionale.
La stagione dello Spezia, dopo l’esterna di Bologna, si articola con sei partite fuori casa e sette match al Picco, impreziosito con il nuovo restyling della curva Piscina. Due sono fondamentali scontri salvezza: Cagliari e Venezia. Le gare estremamente delicate saranno invece quelle contro Roma, Juventus, Inter, Lazio Atalanta e Napoli. Imprevedibilità a parte, i punti raccolti potrebbero essere pochi. Con un Cagliari in ripresa sarà invece fondamentale mantenere le distanze. I rossoblù di Mazzarri, inviperito con la moviola con il Napoli perché, a suo dire, c’era un rigore di Mario Rui, iniziano a carburare sul finale di stagione proprio com’è successo nell’ultima fase del campionato 2020-21 e puntano al bis con la salvezza in extremis. Nemmeno le gare con Sassuolo, Empoli e Torino sono affatto da sottovalutare. Resta infine l’Udinese, solita mina vagante del campionato, squadra senza infamia e senza gloria di ogni stagione.
É tutta qui la sfida salvezza dello Spezia, che dalla sua può contare sulla freschezza di Bastoni, il “late boomer” degli inglesi che definiscono così un talento che tarda a sbocciare. Eppure sboccia. Ma lo Spezia può e deve contare anche sui vari Maggiore, Verde e Giasy che devono compensare la vera mancanza di una punta onnivora che può fare la differenza. É forse proprio questa la differenza. Un centravanti che sappia capitalizzare il gioco dei liguri, fatto di possesso ordinato per avere buone transizioni difensive, senza che i centrali soffrano il riferimento sull’uomo. Un gioco dal giro-palla fluido per liberare spesso gli esterni sul fondo e occupare l’area con tanti uomini. Un gioco, quello dei liguri, riassumibile con un set di statistiche che suona più o meno così.
Dall’inizio del campionato fino alla gara con i felsinei, lo Spezia ha totalizzato 23 minuti circa di possesso palla a partita con 710 attacchi complessivi, 271 conclusioni di cui 91 a rete e 28 marcature. I gol subiti nei ‘90 regolamentari sono in tutto 48 di cui 11 tra il ‘30 e il ‘45, altri 11 tra il ‘60 e il ‘75 e ben 10 tra il ‘75 e il ‘90. Per gli appassionati di statistica e per i match analyst sembra dunque che i liguri abbiano una certa propensione a incassare nell’ultimo quarto del primo tempo e nell’ultima mezz’ora del secondo.
Ma Thiago Motta rasserena gli animi. “Credo nel lavoro e nell’impegno. Avanti, compatti e concentrati” è il monito dell’ex Inter e Barcellona che dopo un potenziale esonero di metà stagione ha serrato i ranghi e creato i presupposti per una nuova, possibile, entusiasmante salvezza.
