Pareggio pesante quest'oggi al Picco, che fa morale e muove la classifica, lasciando a 3 punti di distanza il Genoa e il Cagliari e a 6 la Salernitana.
Contro un Empoli temibile e molto tecnico le Aquile giocano una gara di carattere, ancora troppi gli errori visti in campo ma almeno la squadra ha reagito nel modo giusto al momento di difficoltà stigmatizzato dalla contestazione di Coppa.
La partita finisce con i giocatori dello Spezia che vanno a salutare la Curva Piscina e la Ferrovia uscendo, raccogliendo applausi meritati per l'impegno più che per la qualità del gioco ancora da venire.
Più tiri e occasioni da gol a favore dell'Empoli, in parte sfortunato in parte bloccato da un super Provedel, Aquile impaurite nel primo tempo, meglio nella ripresa ma questo Spezia non ha una identità di gioco vuoi per le idee di Motta ma anche per le qualità individuali, non certo al top in questa fase.
Quando l'Empoli ha schiacciato l'acceleratore sullo 0 a 1 si sono riviste tutte le falle e le disattenzioni della squadra bianca, il gol del pareggio nasce da una palla persa banalmente da Nzola, tornato un emerito signor nessuno.
Da salvare con Provedel sicuramente Maggiore, Bastoni ma soprattutto Reca, un vero razzo missile quelle (poche) volte che si è proiettato sul binario di sinistra
Poco e niente da Nzola e Manaj, solo sportellate ma mai una chiara occasione da gol, molto meglio Agudelo nei pochi minuti (?) che ha giocato.
Anche la difesa si è guadagnata la pagnotta, perché contro avversari agili e tecnici come Di Francesco e Cutrone, solo per citarne due, non è facile per nessuno e alla fine hanno retto l'urto e l'assedio.