Spezia calcio, fumata nera dalla Commissione d'Appello di Zurigo che boccia il ricorso contro i lucchetti messi dalla Fifa sul caso dei giocatori minorenni nigeriani: a nulla sarebbero valse le motivazioni dei legali dei Platek, nuovi proprietari dello Spezia che nulla hanno a che fare con gli atti compiuti dalla precedente gestione aquilotta targata Volpi-Cusani e dalle trattative che portarono in maglia bianca per essere poi rivenduti profumatamente, tra gli altri, talenti come Nura, Saddiq, Okereke, spesso tolti dalla strada o da famiglie in povertà, passati dall'Academy di Abuja al settore giovanile aquilotto (coordinato all'epoca da Vinazzani sotto la supervisione amministrativa di Micheli) al calcio che conta, sicuramente con un miglioramento della propria qualità di vita ma con uno start troppo precoce (da minorenni) per la Giustizia sportiva internazionale.
Nessun peso all'azzeramento della proprietà attuato dalla famiglia americana, tanto peso invece alla responsabilità oggettiva attribuita alla persona giuridica Spezia Calcio, e così le azioni ritenute illegittime dai Giudici sportivi e attribuite ai precedenti responsabili ricadono come macigni sull'attuale gestione societaria, malgrado le ampie argomentazioni degli avvocati idonee a dimostrare non solo l'assolutà estraneità dei Platek ai fatti contestati ma anche la piena collaborazione mostrata dai nuovi proprietari alla FIFA: può sembrare un'ingiustizia ma queste sono le regole, alle quali lo Spezia cerca di appigliarsi per trovare una difficile via d'uscita.
Ora, dopo il "niet" svizzero il prossimo passo potrà essere il ricorso al TAS (Tribunale arbitrale dello Sport) di Losanna, la cui decisione sarà inappellabile, ma è fortemente in dubbio la possibilità che si possa ottenere una sospensiva per la finestra di mercato di gennaio, anche perché il tempo stringe: dalla notifica della decisione di Zurigo serviranno almeno 3 settimane prima di poter formalizzare la richiesta per il passaggio successivo, con decisione assunta da un vero e proprio arbitrato, con un collegio composto da un arbitro nominato dalle parti ed uno dal presidente della Commissione interna, alla fine l'iter non si potrà concludere prima di un paio di mesi. Sul tavolo dell'arbitrato il blocco di ben quattro sessioni di mercato inflitto alla società di via Melara.