Finisce 1 a 1 tra Spezia e Genoa, una sfida dominata nella ripresa da uno Spezia sciupone (almeno 4 occasioni nitide) e gestita da Motta con alcune decisioni discutibili, a partire dai soli due cambi con l'esclusione di Verde.
Finisce con un pareggio-beffa l'attesa sfida tra lo Spezia e il Genoa, Il più ingiusto pareggio del campionato letteralmente scippato dal Genoa questa sera al Picco, l'avversario oggettivamente più scarso visto fino ad oggi ma capace di capitalizzare l'unica azione da gol con un rigore procurato da Caicedo e realizzato da Provedel che ha sancito il risultato finale.
Del resto lo Spezia nella ripresa ha avuto almeno 4 nitide occasioni da gol che hanno esaltato le qualità di Sirigu: Al 13' il palo di Gyasi su assist di Nzola con il portiere genoano che devia d'istinto il diagonale sul legno, al 18' un'altra incredibile palla gol sprecata dal generosissimo Gyasi che arriva sbilanciato sul pallone su assist di Colley, entrato tardi ma benissimo in partita, suo il gol che sblocca la gara su ribattuta della punizione calciata da Salcedo, che Motta si ostina a tenere in campo fino al 32'. Al 33' è la volta di Nzola, che trova sempre pronto Sirigu, al 36' Colley si bene Vasquez ma la spara fuori dalla destra, a tu per tu con Sirigu, ma non è finita, al 39' ancora Colley serve la palla gol a Nzola che tira in faccia a Sirigu.
Arriva così al 40' il rigore beffa, per un fallo inevitabile di Provedel a fermare Caiceido, il Genoa pareggia e ringrazia ma difficilmente recupererà punti con una simile mediocrità in campo.
Lo Spezia, da parte suo, riscatta con una ripresa tutta cuore l'opaco primo tempo, ma lasciano francamente perplesse le scelte di Motta che lascia in campo per tre quarti di gara Salceso e Strelec, due autentiche delusioni, mentre lascia scaldare e basta Verde che nell'ultimo quarto d'ora – prima del pareggio – poteva almeno cercare di rallentare il gioco tenendo palla alta, preferendo al suo posto uno sfinito Gyasi.
Scelte discutibili anche se lo Spezia avesse vinto, perché anche nella ripresa si notava spesso un buco in mezzo, causa km macinati dagli attaccanti e il ritmo ridotto di Kovalenko che comunque non ha sfigurato, come il resto della squadra al netto dei due sopra nominati.
Bene la difesa stasera, ottimo Maggiore in tandem con Kovalenko, ma giocando così indietro Giulio arriva più difficilmente in zona gol, del resto lì non ci sono alternative.
Molto bene anche Nzola, un leone che sta ritrovando il riflesso sotto porta, stasera non ha fatto gol ma è arrivato con i tempi giusti e due volte ha trovato Sirigu a sbarrargli la porta.
Il Genoa da parte sua ha mostrato chiari limiti di gioco e di tecnica, modesto il giro palla, catenaccio per lunghi tratti e una grossa dose di fortuna oltre che di bravura da parte di Sirigu, perché creare così tante occasioni e non concretizzarle fa davvero riflettere.