Corsi e ricorsi storici....lunedì sera non pochi tifosi aquilotti avranno gioito per la sconfitta della Fiorentina allenata da Vincenzo Italiano, passato da eroe a traditore nell'arco di una settimana d'estate.
Proprio con la sconfitta della Viola a Venezia si è conclusa l'ottava giornata della serie A, con una curiosa e per certi versi enigmatica coincidenza di numeri e – si spera – di epiloghi: correva infatti l'ottava giornata del campionato di serie B di due stagioni orsono, con lo Spezia semi-fanalino di coda con soli 4 punti, e proprio Italiano si trovò a quel punto a serio rischio esonero – difeso a spada tratta dal solo Guido Angelozzi non solo da tanti tifosi ma anche dalla stessa società, in particolare dal presidente pro-tempore Chisoli - dopo ben 3 sconfitte consecutive contro Ascoli (0-3), Trapani (rocambolesco 2-4) e Benevento (0-1).
E proprio all'ottava giornata, allora come oggi il 19 di ottobre, nella trasferta di Pescara cambiò il vento, allora come all'ottava giornata di quest'anno contro la Salernitana lo Spezia andò sotto di un gol nel primo tempo per il gol di Pepin, risvegliandosi nel secondo tempo con il biondo Gudjohnsen che prima servì l'assist del pareggio a Bartolomei e al 71' siglò il gol vittoria, una ripartenza che pur tra alti e bassi portò le Aquile a raggiungere il massimo risultato della stagione, ovvero la serie A.
Stesso risultato nello stesso turno di due anni dopo e di una serie superiore, ma restano tutte le coincidenze e gli auspici che la storia si possa ripetere, ripartendo proprio dalla vittoriosa ottava giornata anche se, allora, l'avversario alla nona si chiamò Juve Stabia e non Sampdoria.