Thiago Motta nuovo mister delle Aquile, tra oggi e domani le firme di rito per ufficializzare l'accordo con molte speranze e aspettative ma anche alcuni punti interrogativi, primo su tutti la poca esperienza in panchina del 39enne brasiliano, all'opera solo con la giovanile del PSG (una stagione con ottimi risultati) e per pochi mesi con il Genoa (esonero a Natale 2018 dopo nove gare con 1 vittoria, 3 pari e 5 sconfitte, ma va detto che subentrò ad Andreazzoli alla nona di campionato).
A differenza dell'infelice esperienza con il Grifone, nella quale si ritrovò la squadra già fatta senza poter minimamente incidere sulla rosa, il primo tecnico dell'era Platek potrà al contrario disegnare la squadra insieme al direttore Riccardo Pecini, per individuare profili di giocatori adatti al suo approccio tecnico-tattico assai aggressivo in fase offensiva.
Da calciatore Thiago vanta un curriculum di primissimo livello, una carriera pluridecorata con campionati, coppe e supercoppe nelle fila di Barcellona, Inter, Genoa e Psg, senza dimenticare che nel suo ruolo di regista era considerato dai compagni come un secondo allenatore in campo, e che è uscito dal corso master per tecnici a Coverciano con una votazione altissima (108/110).
Con Motta (pure poliglotta) e Pecini lo Spezia di Platek vuole aprire un ciclo basato sulla valorizzazione di giovani talenti (Pecini) e su prestazioni che consentano un campionato fuori dalle zone più calde (Motta). Per il nuovo tecnico si parla di un biennale con opzione per il terzo anno, i dettagli nella conferenza stampa attesa nel fine settimana insieme alla conferma del suo staff, mentre lunedì squadra e accompagnatori partiranno per il ritiro alpino.