Vincenzo Italiano alla Fiorentina, si attende nella giornata di oggi il comunicato ufficiale da parte dello Spezia e della Viola che ratificherà il passaggio del tecnico alla squadra toscana, un biennale da 1,3 milioni a stagione con opzione per il terzo anno legato ai risultati, concluso ieri al termine di un incontro in Toscana tra Italiano e Pradé, a fronte del versamento di 1,8 milioni di euro di penale prevista dalla clausola rescissoria confermata meno di un mese fa, oltre ad un altro milioncino per lo staff che sarà quantificato con la cessione di un giovane giocatore della squadra toscana ancora da individuare.
Alla fine di una estenuante telenovelas anche i Platek hanno dovuto rinunciare alla loro prima scelta sulla panchina delle Aquile, e l'intera città sta vivendo come un vero e proprio tradimento il voltafaccia di Italiano, che aveva illuso tutti il 2 giugno all'indomani del suo ventilato rinnovo del contratto con proclami tanto enfatici quanto non richiesti sui media che oggi suonano del tutto falsi, coprendo di infamia il lato umano di un tecnico amato come nessun altro dal popolo bianco grazie ai suoi straordinari risultati.
In serie A adesso lo Spezia è l'unico club senza allenatore, curiosamente in compagnia della Sampdoria legata alle Aquile dal passaggio di Riccardo Pecini, braccio destro fino al 30 giugno di Osti, oltre che dalle voci già sfumate del possibile arrivo sulla panchina di mister Ranieri.
Per il dopo-Italiano sarà proprio Pecini a indicare il nominativo su cui basare il progetto triennale voluto dai Platek, nella rosa dei papabili nomi vecchi e nuovi come il 32enne Francesco Farioli, reduce da una stagione molto positiva nel campionato turco con l'ottava piazza centrata dal suo Karagumuruk, oppure come il 35enne Domenico Tedesco, calabrese trapiantato a Stoccarda, una carriera da calciatore nelle serie inferiori tedesche ma un'ottimo percorso da allenatore, iniziato giovanissimo con l'incarico di guidare lo Schalke 04 portato al secondo posto in Bundersliga prima di approdare in Russia allo Spartak Mosca, chiudendo al settimo posto in campionato.
Oltre a loro due, decisamente meno giovani ma senz'altro più esperti in pole-position Giampaolo, Maran e Venturato.