Nuovo stadio, lo Spezia non è l'unica società a dover affrontare il nodo impianto, infatti da Nord a Sud giacciono da tempo in attesa plastici, rendering, progetti preliminari dalla serie A alla serie C in attesa di finanziatori o fondi pubblici ancora di là da venire.
Ne dà conto oggi "il Sole 24 ore" con un approfondimento che fa il punto degli investimenti per 2,5 miliardi previsti nel Recovery Plan che potrebbero essere mobilizzati dal "Piano nazionale" richiamato a più riprese dai massimi vertici sportivi e calcistici, ovvero dal presidente del Coni Giovanni Malagò, dal numero uno della Figc Gabriele Gravina e dal presidente della Serie A Paolo Dal Pino che ben si sposerebbe con il capitolo Sport e Periferie del Recovery Plan varato dal Governo Draghi che destinerebbe alle strutture dello sport circa 700 milioni.
Il Piano nazionale servirebbe anche a rilanciare gli obiettivi di un recente decreto (il 38 del 2021) che amplia le possibilità dei Comuni proprietari degli stadi di concedere "contributi pubblici" ai club a fronte di progetti di investimento proposti dalle società.
A livello italiano sono numerose le situazioni in stallo: a Milano – con la querelle tra il sindaco Giuseppe Sala e le due squadre ospiti di San Siro, in ballo lavori per 1,2 miliardi – , a Roma con i Friedkin che hanno archiviato il mega-progetto Tor di Valle da quasi 2 miliardi per optare verso una soluzione sottodimensionata rispetto all'Olimpico e un impegno ridotto a 3/400 milioni. A Bologna l'adeguamento dello storico Dall'Ara è stimato in oltre 100 milioni (di cui 40 a carico del Comune) a Cagliari i lavori di ristrutturazione del Sant'Elia partiranno nel 2022 con un budget di 80 milioni, a Genova il restyling del bellissimo Ferraris varrebbe circa 45 milioni, per il Tardini a Parma sul tavolo del progetto circa 40 milioni
A leggere certe cifre fa riflettere la difficoltà a investire 20/30 milioni per l'adeguamento del Picco: senza un intervento urgente in caso di salvezza anche il prossimo anno lo Spezia dovrà migrare verso altri lidi più o meno lontani, una vera beffa per i tifosi già frustrati dal divieto di accedere allo stadio – adeguato in deroga per questo campionato – a causa della pandemia.
Recentemente il presidente Chisoli ha ribadito il massimo sforzo della società e l'interesse della famiglia Plateck al progetto di ampliamento dell'impianto, ma né il vicepresidente Rober Plateck né l'AD Nishant Tella, arrivati alla Spezia e presenti al Picco per la sfida Spezia-Cagliari hanno rilasciato dichiarazioni pur rimanendo in città fino a ieri, facendo visita anche al centro di Follo.
A giudicare dalle capacità finanziarie della nuova proprietà venti, trenta o quaranta milioni non dovrebbero essere certo cifre in grado di scoraggiare reali volontà di investimento, anche perché è vero che è tutto relativo, ma anche nelle serie inferiori sono in cantiere progetti di rinnovo o nuove edificazioni – come segnalato dallo stesso quotidiano economico - con cifre assai maggiori: da Terni (50 milioni) a Lucca (53 milioni), da Perugia (35 milioni) a Cosenza (45 milioni) a Venezia, con un ambizioso progetto di oltre 100 milioni.