Dieci partite alla fine del campionato, dieci finali per le Aquile in un vero e proprio conto alla rovescia che può valere la salvezza in serie A, con 30 punti sul tavolo che ad oggi non condannano nessuno alla B anche se rimontare quasi il doppio dei punti persi fino ad ora non sarà facile per le ultime, mentre allo Spezia basterebbero – per modo di dire – due vittorie e due pareggi per vedere la luce in fondo al tunnel.
In attesa del verdetto di Fiorentina - Milan che si gioca alle 18 fa scalpore la vittoria, meritata, del Benevento a Torino contro la Juventus, che non riesce nemmeno a fare un solo gol per conquistare almeno un punto, e pensare che Pirlo voleva vincerle tutte fino alla fine del girone.
Con la storica vittoria contro la Juve i campani restano agganciati alle Aquile a quota 29, ma in ogni caso la ventottesima giornata ha portato buoni risultati per lo Spezia, al netto della sofferta vittoria contro il Cagliari, con un doppio quanto involontario favore da parte delle due squadre genovesi: la sconfitta casalinga del Parma (prossimo avversario proprio del Benevento) contro il Genoa e la sconfitta del Toro contro la Sampdoria, oltre alla sconfitta del Crotone a Bologna aumentano le distanze nella parte destra della classifica, con il Toro a quota 23 (e una partita da recuperare) e nei tre ultimi posti il Cagliari a 22, il Parma a 19 e il Crotone a 15.
Uno sguardo al calendario prossimo futuro dello Spezia fa intuire quanto sia ancora lunga e sofferta la strada per centrare l'obiettivo: si riparte dopo la pausa per le Nazionali contro la Lazio a Roma, poi arriva il Crotone al Picco, si va a Bologna, arriva l'Inter, si va a Marassi contro il Genoa, a Verona, poi è il turno del Napoli in casa, la Samp a Genova per finire con una doppia casalinga con Torino e Roma.
Come facile intuire, a parte il Crotone, che resta squadra temibile, tutte le altre avversarie rappresentano ostacoli davvero ardui, e sarà dunque fondamentale conquistare ogni singolo punto, facendo magari leva su cali di motivazioni che potrebbero riguardare verso la fine della stagione squadre come il Verona o il Bologna, sapendo che a Genova non ci regaleranno nulla e che contro Lazio, Napoli, Inter , Napoli e Roma a scanso di miracoli – che possono sempre accadere – o di un'altra partita perfetta come quella vinta contro il Milan sarà comunque un'impresa fare punti e muovere la classifica.
Scontri diretti da qui al campionato ne restano ad oggi praticamente due, contro Crotone e Torino. Due sfide da vincere, da interpretare come la gara vinta contro il Cagliari, sperando che nel frattempo Nzola risolva i suoi problemi e torni ad essere il bomber trascinatore del sogno chiamato salvezza.
