Amaro finale di girone per lo Spezia, che esce a testa alta ma sconfitto dalla sfida contro la Roma, girando la boa a 18 punti dopo 19 giornate.
Ennesima pazza partita che vede protagoniste le Aquile di una prestazione in chiaroscuro, anche per l'assenza di un terzino destro titolare dalla parte di turbo-Spinazzola, lo stop di Saponara e la mancanza di Nzola, unico credibile terminale offensivo del gioco di Italiano.
La Roma senza i suoi "big" Dzeko, Pedro e Mkhitaryan mette comunque in campo un'ottima squadra, impreziosita dagli ex Real e Barcellona Borja Mayoral e Perez, ma l'uomo partita per i giallorossi è ancora una volta Lorenzo Pellegrini, che trova la forza mentale e la qualità tecnica per superare al 93' Provedel e regalare il 4-3 al suo tecnico Fonseca, oltre a salvargli probabilmente la panchina.
Per lo Spezia un'altra prestazione complessivamente positiva, approccio un po' blando alla partita da parte delle Aquile che via via hanno preso coraggio e metri in campo, di fronte ad una squadra dalle eccellenti qualità individuali, qualità che alla lunga hanno portato la Roma alla vittoria proprio grazie alle giocate dei singoli giocatori.
Malgrado la migliore partita della Roma, lo Spezia anche oggi ha ribattuto colpo su colpo, va detto che i padroni di casa si sono complicati la vita da soli mangiandosi almeno un paio di gol, mentre le Aquile hanno sfruttato al meglio le poche occasioni andando a segno per ben tre volte e sfiorando al 90' un pareggio che sarebbe stato preziosissimo ma che comunque non inficia l'ottimo girone di andata della squadra di Italiano.