Aquile attese domani, sabato 16 gennaio, a Torino per confermare la serie positiva dopo le due vittorie consecutive contro Napoli e Samp. Senza Nzola resta l'obiettivo di muovere la classifica.
Lo Spezia di Italiano punta sul fattore entusiasmo per proseguire nella striscia positiva con le ultime due vittorie consecutive a casa del Napoli e al Picco contro la Sampdoria.
C'era entusiasmo dopo la sfida al Maradona, giocata male ma vinta dopo tante sconfitte condite dai complimenti per il bel gioco, entusiasmo doppio dopo la vittoria in settimana contro la squadra di Ranieri, giocata bene, anzi benissimo e coronata da tre punti legittimati anche dalla sportività di mister Ranieri a fine partita.
E' ovvio che l'entusiasmo da solo non basta a salvarsi, ma in un gruppo giovane come quello aquilotto poter lavorare in settimana proprio con più entusiasmo contribuisce ad aumentare la fiducia nei propri mezzi, affinando sempre più i movimenti e gli automatismi di gioco che non a caso hanno da tempo attirato l'attenzione degli addetti ai lavori, sperando che nel mercato in corso Meluso sia messo in condizione dalla proprietà - tramite il supervisor Felugo - di effettuare quelle due-tre operazioni che insieme a Saponara potrebbero irrobustire le chances dello Spezia di rimanere in massima serie.
La nota stonata della vigilia è localizzata nella caviglia di Nzola, più grave di quanto sembrava la distorsione dopo il contrasto rude ma non estremo con Colley: l'attaccante aquilotto ha stretto i denti finendo la partita, ma nei giorni scorsi l'articolazione si è ulteriormente gonfiata, tanto che Nzola faticava ad appoggiare il piede a terra. Non sarà della partita domani, e probabilmente dovrà saltare la doppia sfida in Coppa e campionato contro la Roma di Fonseca, al netto di improbabili recuperi prima delle previsioni dei sanitari. Con Gala fuori gioco anche Salva Ferrer, ancora non uscito dal fastidio muscolare, in forse invece Agudelo per un po' di affaticamento muscolare.
Spazio dunque a uno tra Piccoli e Galabinov al centro dell'attacco, e non è escluso che Italiano miri ad una staffetta a gara in corso per testare la reale condizione del bulgaro fermo da oltre tre mesi, per la precisione dal 33° minuto di Milan-Spezia dello scorso 4 ottobre.
Pochi dubbi sul reparto mediano, con la conferma del 2002 "Lucio" Agoumé chiamato a confermare tutte le qualità mostrate nelle ultime uscite, in particolare nella splendida ripresa contro la Samp, vicino a lui due maglie per quattro con Pobega e Estevez favoriti - in partenza - su Maggiore e Deiola. In difesa Erlic o Chabot vicino a Terzi, per il ruolo di centrale torna disponibile anche Ismajli, sicuramente forte ma non ancora valorizzato come titolare indiscusso, sulle corsie laterali a destra altra chiamata per Luca Vignali, da "eroe dei play-off" a vera e propria rivelazione grazie alle ultime prestazioni a dir poco maiuscole, anch'egli chiamato a confermare un percorso di crescita che poche avevano predetto, infine sulla sinistra ancora Marchizza.
In casa Granata ovviamente meno fiducia ed entusiasmo per il pessimo avvio di campionato che schiaccia il Toro 12 punti dopo 17 gare, ma è sotto gli occhi di tutti che la rosa di Giampaolo possiede potenzialità tecniche indiscusse che potrebbero rilanciarla in campionato da un momento all'altro.
Ovviamente ci si auspica che il rilancio del Torino non decorra proprio da domani: in rosa Giampaolo deve decidere con chi sostituire lo squalificato Rincon, vista la probabile partenza di Maité dovrebbe essere il turno di Segre, dotato di gamba e buona tecnica. Nel 3-5-2 di Giampaolo davanti a Sirigu trio composto da Izzo e Bremer ai lati di Lyanco centrale, tanta qualità in mezzo partendo da Singo largo a destra, interni Lukic, Segre e Linetty e uno tra Rodriguez e Murru. Nella coppia offensiva, almeno in partenza, con il ko di Bonazzoli più Verdi che Zaza vicino al Gallo Belotti.