La storia la conosciamo tutti, ma è giusto ricordare le imprese del Frosinone in questo "strano" campionato cadetto, che si è prolungato oltre le normali scadenze in una stagione che è tutto, tranne che ''normale''.
Una compagine, quella di Nesta, mai doma, che conquista i play-off 2019/20 pareggiando su rigore con il Pisa proprio allo scadere del tempo.
Si aggiudica i preliminari con il Cittadella con un gol al 122' di Ciano (2-3 ndr) e recupera anche con il Pordenone, dopo aver perso la semifinale di andata.
In questo modo ha dimostrato di essere una squadra mai doma e che non si arrende mai; adesso, dopo la sconfitta casalinga di domenica sera al 'Benito Stirpe' è in una condizione psicofisica precaria, non solo perché lo Spezia ha dimostrato di essere solida squadra, in un buono stato fisico, ma perché il suo leader in campo Dionisi non sarà della partita, ammonito domenica sera da diffidato.
Adesso il Frosinone dovrà venire allo stadio Picco e vincere con due gol di scarto contro una squadra che, in questo particolare momento, sta bene sia fisicamente che mentalmente.
Lecito sognare,oggi più che mai: ma impossibile abbassare la guardia; siamo infatti a pochi metri dal traguardo ma il nostro rivale è subito dietro di noi, ad una incollatura e, come detto, non è mai domo e pronto a gettare ogni risorsa in campo.
Con noi, con lo Spezia, in panchina c'è un condottiero come Vincenzo Italiano, che conosce bene i pericoli del calcio per una lunga carriera da calciatore, e che nelle sue poche stagioni da mister ha convinto moltissimi esperti, osservatori, tifosi e appassionati.
Abbiamo ancora 90 minuti da soffrire: ma in questo momento rappresentano un vantaggio indiscusso la vittoria nel match di andata ed il miglior posizionamento in classifica al termine della stagione regolare.
Insomma, per citare le note parole del Maestro Borghetti, che dunque sono in questo momento solo un ''ritornello noto ed amato'' : non siete soli e, se si poteva fare, si farà.