Prima fra le società cosiddette minori, a parte cioè il professionistico Spezia, il Mamas Giovani inaugura infatti una specifica sezione femminile al suo interno. Insomma una parte di sé viene del tutto e specificamente adibita alle bambine, anzi pure alle ragazzine se il discorso si svilupperà come si programma, non soltanto una o qualche squadra e andando oltre le ben sei individualità già presenti nei ranghi per il resto maschili.
A comandare il percorso, i “torelli rossi” hanno chiamato non a caso quel Massimo Borgetti che in passato s’è occupato delle bimbe proprio nello Spezia, oltre ad avere una giovanissima figlia militante nel “Genoa-donne” (e al di là dei Grifoni sostiene lui, nel genovese ci sono realtà “femminili” interessantissime molto più in “basso”, da quella dell’Amicizia Lagaccio a quella della Rivarolese passando per il Ligorna e altro ancora).
"Non vi sono dubbi – spiega Borgetti – che a fare da base a questo nuovo orizzonte ci sia una mezza dozzina di bambine, fra annata 2010 e classe 2011, che il Mamas s’è ritrovato tra le fila dei maschietti. Ma il progetto appunto è quello di costituire una vera e propria sezione femminile, con varie “under”, a cominciare dalla “U10”. L’obiettivo è quello però di arrivare pure alle U12, 14, 16 ecc. ecc.".
L’apertura federale verso il gentil sesso pare giustamente ripercuotersi insomma sul calcio locale...
"Era ora – afferma Massimo – e non solo per una questione di parità. Il fatto è che, se in verdissima età può non sembrare, andando avanti con l’età le ragazze necessitano sempre più di un lavoro differenziato e particolarmente consono rispetto ai ragazzi. Noi lavoreremo anche in questo senso".
Un Mamas dunque battistrada.
"Tempo al tempo – conclude – ma se ci va bene uno di questi anni porteremo l’attività femminile, oltre che al “Bonanni” dove al momento è concentrata nelle categorie più giovani, pure al “Pieroni”, alla Pieve, dove abbiamo l’attività delle squadre a 11 giocatori".
(Testo: Andrea Catalani)