Massima schiettezza e nessun alibi, come proprio del Presidente bianconero: la Tarros di oggi non è stata certo quella che, solo una settimana fa, si è imposta contro il quotato Domodossola. A mancare sono state intensità, precisione, lucidità, come sottolinea coach Marco Mori: "Abbiamo sbagliato troppo e spesso su azioni e tiri facili; le nostre percentuali sono state davvero basse da ogni distanza. Abbiamo lasciato tanti punti per strada e concesso molto agli avversari, che sono stati più precisi di noi e spesso sono arrivati primi anche sui rimbalzi. Noi, inoltre, purtroppo, abbiamo dovuto giocare quasi senza lunghi ed anche questo ha influito sull'andamento del match. Non credo però sia tutto da buttare: mi è piaciuta la reazione del finale perché i ragazzi hanno dimostrato di provare sino all'ultimo a rimettere in piedi l'incontro, anche se il gap accumulato era davvero troppo per essere colmato".
L'ultimo quarto, infatti, è stato di marca bianconera, con la Tarros che, complice il calo di tensione degli avversari, ha dimezzato le distanze da un Follo che sin lì aveva sempre tenuto saldamente in mano le redini del gioco e che, grazie anche al divario accumulato nei tre precedenti tampini, ha potuto, nei dieci minuti finali, limitarsi a controllare.
La marcia degli uomini di Gioan comincia subito e a segnare, anche numericamente, il gap tra le due squadre contribuiscono nel finale della prima frazione i quattro liberi realizzati da Bambini per un tecnico fischiato alla panchina ospite ed il canestro messo a segno, proprio sulla sirena, da Rege Cambrin. Il divario così è già in doppia cifra: la Tarros chiude il primo tempino sotto di 10 punti, che diventano 13 alla pausa lunga. Il ritardo dei bianconeri lievita nella terza frazione: al rientro sul parquet gli ospiti non riescono praticamente a trovare la via del canestro se non dalla lunetta, ed anche da qui gli errori non consentono di incrementare più di tanto il bottino di punti. Il risultato è che a 10' dalla sirena di punti la Tarros ne dovrebbe recuperare ben 21. La partita sembra chiusa e forse tale la considera il Follo, quindi quando la Tarros torna sul parquet non per fare scorrere il tempo sino alla fine ma per tentare un clamoroso ribaltamento, i biancoblu vengono spiazzati e subiscono un parziale di 12 punti che potrebbe, davvero, rimettere in discussione tutto. L'esperienza, però, consente ai padroni di casa di ritrovarsi e non gettare via quanto fatto sino ad allora. Si chiude sul 90-76. Scatta la festa biancoblu, al termine di un bel pomeriggio di sport che ha visto il PalaMariotti riempirsi del calore e dei colori di tanti tifosi, sempre vicini alla propria squadra e mai sopra le righe.
Ora la Tarros deve guardare avanti da subito: sabato prossimo, infatti, la attende un match fondamentale, l'ultimo prima della sosta natalizia,. Al PalaSprint arriverà il Desio.