La Tarros Spezia chiude con una vittoria di consolazione un campionato in cui è comunque andata ben al di là delle previsioni più rosee, sfiorando letteralmente quella Serie B che le manca da quasi quarant’anni, da cui la separava appunto solo la Robur Saronno...ciò premesso, la promozione di quest’ultima (al Palasprint sprugolino) non è stata probabilmente mai in discussione, forti come vi si presentavano i lombardi dell’ampio successo nel turno d’andata.
Anzi, verso la metà del secondo quarto, il vantaggio dei saronnesi ammontava già a 21 punti come nella loro vittoria in casa, successivamente è stato anche più cospicuo.
Alla Tarros va riconosciuto d’aver combattuto sino all’ultimo, anzi nel terzo quarto, un’accelerazione che l’ha portata ad appena cinque punti dagli avversari ha persino fatto affiorare una vaga speranza; tuttavia poi i “roburiani” hanno ripreso subito il largo e non è facile decifrare quanto attendibile sia stato, con loro ormai paghi, il sorpasso bianconero in extremis.
Ad ogni modo, più che legittime le parole di elogio che coach Maurizio Bertelà ha avuto al termine per i suoi ragazzi, alla luce dell’intera stagione cestistica: prima di dare filosoficamente un arrivederci alla prossima.
TARROS SPEZIA – ROBUR SARONNO 80 - 79
PARZIALI: 7-22 / 29-42 / 51-63.
TARROS LA SPEZIA: Suliauskas 21, Bolis 10, Putti 0, Leporati 3, Menicocci 4, Fazio 8, Casoni 9, Kibildis 25; n.e. Petani, Gaspani, Cozma, D’ Imporzano. All. Bertelà.
ROBUR SARONNO VA: Politi 12, Marusic 7, Tomba 11, Quinti 9, Da Capitani 2, Gurioli 13, Fusella 12, Pellegrini 4, Beretta 6, Mariani 2; n.e. Tresso. All. Grassi.
ARBITRI: Picchi di Ferentino-Fr e Foschini di Russi-Ra.