Francisco (Pancho) Ipinazar Nasce il 21 agosto 1998 a Buenos Aires e si forma nel club Estudiantil Porteno, la squadra in cui giocavano prima suo zio e poi i suoi fratelli e cugini . Muove i suoi primi passi come portiere, “Quando le partite erano facili mi annoiavo e volevo giocare anche io “ ci racconta ed è così che inizia la sua avventura come giocatore di movimento. In questa intervista ci racconta del suo passato in Argentina , del suo presente in Italia e del suo futuro da giocatore (nella foto di Gabriele Baldi Panchito Ipinazar)
Come è nata l’avventura Sarzana?
Durante i raduni della nazionale ho conosciuto Danilo e siamo diventati subito amici , una volta finito il mondiale in Cina mi è venuto a trovare nonostante la grande distanza ( circa 1200km ) . In quei giorni gli è arrivata la chiamata di Mister Bertolucci che lo voleva a Sarzana io ovviamente ero felicissimo per lui. Il giorno dopo il mister lo ha richiamato chiedendogli consiglio per un altro giocatore da ingaggiare e lui subito ha fatto il mio nome, io gli ho detto : “ Mano mi piacerebbe moltissimo, se vengo con te va bene, ma da solo non me la sento.
Com’è stato arrivare a Sarzana, a 15'000 km da casa?
All’inizio ero un po’ preoccupato, è stato difficile lasciare casa, famiglia e amici ma pensavo sempre che eravamo insieme, la nostra amicizia ci ha aiutato molto. Sapevo che ( a Sarzana ) c’erano Carlos e Tomas Sturla, una volta abbiamo giocato contro ,sono delle persone fantastiche ed ero sicuro che ci avrebbero aiutato . Nonostante ciò non è stato facile ma quando siamo saliti sull’aereo ho guardato Danilo e gli ho detto :”se qualcosa non va bene io sono con te e tu con me “, questo mi ha tranquillizzato . Eravamo molto ansiosi quando siamo arrivati pensando alle difficoltà di ambientarsi, alla distanza da casa e al livello elevato del campionato italiano ma poi grazie alla società che ci ha accolto e al Mister che ci ha seguito tanto ci siamo trovati subito bene.
Qual è stato il primo impatto con il gioco italiano e il campionato?
Il gioco è molto diverso , in Argentina sia io che Danilo eravamo abituati ad essere i punti di riferimento per i nostri compagni e quindi ad avere molta libertà nel campo , qui abbiamo imparato a metterci maggiormente a disposizione della squadra e con il tempo ci siamo adattati al gioco del Mister. Ovviamente c’è voluto tanto tempo e non è stato facile anche perché la serie A è una competizione molto più veloce del campionato Argentino. All’inizio abbiamo avuto qualche problema nel tenere alto il nostro ritmo di gioco ma allenamento dopo allenamento però siamo migliorati e abbiamo trovato il nostro spazio nella squadra.
Com’è vivere a Sarzana?
Ero abituato a Buenos Aires che ha quasi 15 milioni di abitanti ed è molto caotica , è stato strano trasferirsi in una piccola cittadina come Sarzana. Non è stato facile lasciare la mia famiglia , i miei amici e le mie abitudini ma sono contento della mia scelta , anche se è molto diverso da casa, mi sono trovato subito bene grazie alla società e a tutte le persone che ho conosciuto.
Come vedi l’hockey nel tuo futuro e quali sono i tuoi obbiettivi personali?
Il mio obbiettivo è di continuare a giocare ,spero di poter fare altre dieci o più stagioni qui in Italia perché mi trovo molto bene. Vorrei tanto iniziare l’università , mi piacerebbe studiare qualcosa inerente allo sport e andare a dare gli esami in Argentina durante la pausa estiva , vorrei crearmi una seconda possibilità una volta finita l’esperienza di hockey . Personalmente vorrei arrivare a giocare nella nazionale maggiore Argentina anche se so che è molto difficile perché ci sono tanti campioni, in questi due anni poi sono cresciuto e migliorato tanto , spero di continuare così.
L’anno scorso è stato fantastico a livello di emozioni ma anche di risultati , dove può arrivare il Sarzana quest’anno?
Ora siamo in un ottimo periodo , tutta la squadra si sta allenando bene e i risultati stanno arrivando, all’inizio dell’anno abbiamo passato dei momenti difficili ma li abbiamo superati tutti insieme . Dopo queste tre gare dove siamo andati sempre a punti ci aspetta una partita difficilissima come quella di Lodi , noi non andiamo su come sconfitti , faremo la nostra partita come l’abbiamo fatta con i campioni di Italia del Forte dei Marmi . Siamo un grande gruppo e l’obbiettivo adesso è di fare il maggior numero di punti da qui alla fine del campionato e puntare ad un buon piazzamento per i play off. Alla fine del mese poi avremo anche la coppa Italia e cercheremo di replicare la prestazione dell’anno scorso , sappiamo che è difficile ma come ho detto prima noi scendiamo in campo sempre per vincere. Personalmente vorrei continuare a giocare con la tranquillità che ho nelle ultime partite per aiutare la squadra ad arrivare il più in alto possibile.
(Nik Piccini)