Il sindacato chiede anche un "confronto serrato con le committenze della coop Maris che non possono sottrarsi all'adeguamento tariffario previsto dal ccnl di settore".
La cooperativa ha comunicato che provvederà alla presentazione di un piano di ristrutturazione che si proponga la continuità aziendale.
Accolta la richiesta dei sindacati.
Il Partito Democratico ha presentato interpellanza al Sindaco Peracchini per sapere come intenda agire per tutelare la cooperativa e i suoi lavoratori.
Le motivazioni spiegate dai sindacati.
l Sindaco Pierluigi Peracchini ha fatto una visita istituzionale alla Ma.Ris. Cooperativa Sociale nella sede di Santo Stefano, accolto da Fabrizio Augello e tutti i dipendenti della cooperativa.
L'intervento del Presidente della cooperativa Frabrizio Augello.
di Alessio Boi- Molti sono stati i temi toccati nell'assemblea pubblica: sfalci del verde, asfaltature, salute, illuminazione. Ponzanelli: "Presto il nuovo bando per il taglio dell'erba".
Il Segretario provinciale Bellegoni vuole conoscere la visione strategica del nuovo sindaco sulle partecipate.
Dopo il rinvio della riunione prevista per oggi.
Gli stipendi continuano ad essere pagati in ritardo.
Mercoledì 28 giugno.
Domani mattina alle 9,30, presso la sede Avis del Favaro, si terrà un’assemblea dei lavoratori di Maris.
di Luca Manfredini - Un Santo Stefano Magra uggioso ha accolto questa mattina otto dei candidati Sindaco della Spezia nella sede della Cooperativa Sociale MA.RIS, un'occasione per parlare di mondo cooperativo territoriale, cooperazione sociale e, ovviamente, per conoscere meglio gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino.
Ben note ormai le difficoltà della Cooperativa e dei suoi lavoratori: ritardi nei pagamenti degli stipendi e problemi organizzativi con Acam, che li hanno portati a manifestare, sotto gli uffici della Direzione Acam, il 15 maggio.
Presenti all'incontro non solo i soci lavoratori di MA.RIS. ma anche altre Cooperative locali ed i rappresentanti dell'Alleanza delle Cooperative Italiane (LegaCoop - Confcooperative e Agci).
L'incontro pubblico è stato professionalmente allestito nel piazzale, due tensostrutture ed un'ottimo buffet organizzato dalla Cooperativa hanno compensato bene la mattinata piovigginosa, Gianluigi Granero (Presidente Regionale di LegaCoop Liguria) ha accolto i politici e moderato l'incontro.
I candidati presenti al dibattito sono stati, in ordine alfabetico: Donatella Del Turco (M5S) - Lorenzo Forcieri (Avanti per Spezia) - Giulio Guerri (Per la nostra città) - Massimo Lombardi (Spezia bene comune) - Paolo Manfredini (CentroSinistra) - Guido Melley (LeAli a Spezia) - Pierluigi Peracchini (CentroDestra) e Cristiano Ruggia (PCI).
Apre il dibattito il Presidente LegaCoop Granero:
"Il taglio dato alla città della Spezia che, in questi anni, è riuscita a costruire un equilibrio tra le sue vocazioni più importanti (pur con criticità da appianare) tra lo sviluppo delle attività industriali innovative, la presenza importante del porto e della logistica e, ultimo ma non ultimo, la riscoperta del turismo, creano una città che riesce a diventare più bella ed accogliente. L'obiettivo di oggi è ascoltare quale é la vostra idea di città, soffermandoci su quello che è il ruolo della cooperazione, e di quella Sociale in particolare".
Tre le domande proposte ai candidati Sindaco:
1) Presentazione candidatura, liste e progetto di città
2) Ruolo del mondo cooperativo spezzino
3) Opinione sulla probabile futura aggregazione Acam/Iren
Questa la sintesi degli interventi:
Cristiano Ruggia: "Sono sostenuto dalla lista del PCI e da "Progressisti per Ruggia", il mio disegno della città è "continuità nella diversità", La Spezia è cambiata in meglio e noi proseguiremo, ma con un approccio diverso per l'interlocuzione, i rapporti e la partecipazione.
La sfida vera é la capacità di coniugare l'industria e il turismo con il terziario, e il ruolo della cooperazione diventa protagonista per continuare la virata della nostra città.
Si inizia dal tema del lavoro e si va a concludere con il sistema valoriale, quello della tolleranza, della solidarietà e dell'antifascismo, il lavoro dona libertà e dignità, se manca, manca il progetto futuro".
Paolo Manfredini: "Rappresento la coalizione di CentroSinistra, con Partito Democratico, Partito Socialista, Italia dei Valori, il Movimento che fa riferimento a Pisapia e due liste civiche; faccio il Preside e ambisco a portare la città (come detto nei manifesti) nel futuro, la nostra città ha voglia di futuro perché ci sono una serie di opportunità e occasioni che si stanno concretizzando e siamo ad un momento di svolta. La Spezia è una città che, sul piano del lavoro, sul piano del buon vivere, su quello della solidarietà e inclusione può conoscere un percorso significativo: è necessario mantenere la sfida con una visione condivisa e facendo squadra con coerenza".
Pierluigi Peracchini: "Una coalizione composta da Spezia Popolare, Lega Nord e Lista Toti (Fratelli d'Italia e Forza Italia) e due liste civiche, "La Spezia Vince" e la lista "Bianchi", il mio slogan è "Cambiamo insieme", abbiamo sviluppato una serie di tematiche che coinvolgeranno ognuno di noi per creare opportunità per il lavoro ma anche più servizi per i problemi che ci legano alla vita quotidiana, una città più pulita, una città più sicura, più a misura d'uomo".
Donatella Del Turco: "Noi siamo M5S, io sono una cittadina tra i cittadini, noi siamo tutti cittadini, il nostro passaggio è stato quello dal "mugugno all'agire", la città è rimasta indietro e deve decidere cosa fare da grande, si parla di turismo senza saperlo attuare, dobbiamo decidere e investire su che tipo di turismo vogliamo, una piattaforma che lo crei e una programmazione che manca.
"Una città, un porto" e un porto che è un golfo, al cui interno ci sono attività turistiche, nautica, crociere, miticoltura e pesca.
Dobbiamo creare un equilibrio per non fare soffrire nessuna di queste fasce, tutte le categorie devono partecipare e nessuno deve rimanere indietro, noi faremo un'Assemblea permanente con un Assessore dedicato, dove tutti saranno ascoltati, creeremo dei sistemi di partecipazione vincolanti per il comune, e referendum consultivo partecipativo senza quorum perché la città deve partecipare al suo futuro".
Guido Melley: "La mia formazione politica non è composta da partiti ma da tre liste civiche, "C'è Spezia", fatta di tante persone comuni che vogliono impegnarsi per il bene della città, "Noi Sinistra" rappresentante di forze politiche che hanno in sé i valori della "sinistra non del potere", uguaglianza e partecipazione quindi, poi "Noi giovani", 25 ragazzi dai 20 ai 30 anni che disegnano il futuro della città, il loro futuro quindi.
Conosco bene il lavoro perchè da sempre lavoro, ho la passione per questa città, non devo rendere conto a nessuno se non ai cittadini, nessuna appartenenza, nessun riferimento.
Mi considero "l'uomo più libero di questo mondo" e questo è un valore che metto in campo al servizio della mia citta".
Giulio Guerri: "Sono in rappresentanza di due liste civiche indipendenti, "Per la nostra citta" e "Un Rinascimento per La Spezia", tutti i miei candidati sono espressione del mondo del lavoro e testimoni dell'impegno che la mia candidatura ed il mio programma intendono portare avanti sulle dinamiche di questa città che deve uscire dalla situazione di crisi e malgoverno che ha avuto così tanti riflessi negativi sulla tenuta del tessuto sociale e sul futuro dei nostri cittadini.
Le grandi potenzialità che la nostra città ha non sono ancora perse irrimediabilmente, vogliamo recuperarle con il rilancio dell'economia del mare, del turismo e la ricostruzione di un rapporto con la Marina Militare e con l'investimento sul recupero del tessuto edilizio del territorio, compresa la sua messa in sicurezza".
Lorenzo Forcieri: "Sono sostenuto da due liste totalmente civiche, "Avanti per Spezia" e "Al lavoro per Spezia", ho deciso di candidarmi quando ho visto le proposte in campo, a mio giudizio non adeguate al momento che la città sta vivendo, e alle grandi potenzialità del territorio sfruttate solo in parte.
La Spezia può creare occasioni di crescita, sviluppo e lavoro, siamo uno dei posti più belli al mondo ma privi di Amministrazioni all'altezza, ho rilanciato il porto ed il turismo crocieristico, attività che hanno bisogno di certezze, di programmazioni a lunga scadenza e ancora sento chi, come Ruggia, mette in discussione tutto ciò.
Se noi andiamo avanti a "stop and go", non solo rimaniamo fermi, se continuiamo con i "ma", torneremo indietro, io sono qui per impedirlo".
Massimo Lombardi: "Sono candidato a Sindaco della lista "Spezia bene Comune", il nostro slogan sintetizza il nostro programma, "Con il Popolo per il Popolo", una lista che vuole guardare al basso, agli invisibili, le fasce deboli, quindi, e combattere la crisi economica che le devasta.
Abbiamo la presunzione di portare a votare gli sfiduciati, quei 34.000 spezzini che nel 2012 non sono andati a votare, quelli a cui la politica non guarda piu.
Siamo una sintesi con una forte presenza del mondo del lavoro, dei Comitati e degli ambientalisti e protagonisti del mondo dei migranti, perché sono loro che debbono parlare, non noi per loro.
Un unico comune denominatore, i diritti, partire dalle periferie e dalla quotidianità, contro quel potere che ha calato sulla nostra città una cappa grigia, ora da squarciare".
I Candidati sono veloci e pacati, i tempi degli interventi ristretti, per il numero degli aventi diritto, per l'orario ed il ricco buffet che attende tutti, e per l'organizzazione del lavoro di MA.RIS stessa, con tutti i lavoratori presenti, turni permettendo.
Tutti i candidati concordano pienamente sul necessario e utile ruolo del mondo Cooperativo, una realtà fondamentale per il nostro territorio dove la crisi economica falcidia da tempo le realtà occupazionali.
Tutti i Candidati concordano anche sulla regolamentazione necessaria, posta anche dal nuovo codice degli appalti, con la finalità di combattere qualsiasi tipo di infiltrazione che vada ad inficiare il buon lavoro delle vere Cooperative, specie quelle Sociali.
Spingerle, favorirle, quindi, a discapito delle false Cooperative, che nascondono situazioni di illegalità o che mancano degli scopi naturali di ridistribuzione degli utili, di regole e diriti, quelle cioe che rischiano di paralizzare il sistema.
Stop alle gare al ribasso che vanno a ripercuotersi poi sugli stipendi e sulla sicurezza, e controllo massimo agli appalti, con una dovuta attenzione tesa a proteggere e valorizzare le attività presenti sul nostro territorio.
La cooperazione deve essere e rimanere lo strumento per cui è nata - concordano tutti assieme i candidati - uno strumento di civiltà e di tutela di dignità dell'uomo, un'occasione per livellare le condizioni di accesso al mondo del lavoro stesso.
Un sistema anche da riammodernare, però, come asserisce Peracchini, con lacune da colmare, per esempio sul sistema di controllo: "Non é possibile che "controllori e controllati", sostanzialmente tramite le loro associazioni, coincidano. In un sistema moderno bisogna rivedere questo tema, solo così si possono scoprire le false cooperative, la concorrenza non si fa sugli importi degli stipendi, sui contributi versati etc".
La linea unita dei candidati sul mondo cooperativo, e il livello vocale usato sinora, si spezzano però sull'ultimo argomento in programma: l'aggregazione Acam/Iren.
Qui gli attacchi contro chi ha amministrato, contro chi ha votato a favore dell'aggregazione salgono di livello e la sfida politica per le Comunarie perde un pò di "Savoir faire", la probabile futura aggregazione a molti fa paura.
Queste solo alcune delle dichiarazioni:
"Il Sindaco non deve mai subire i condizionamenti delle Aziende di servizio, e soprattutto pensare ai lavoratori del territorio" - "Sorrido quando sento annunci sugli impegni per garantire oggi quello che non é stato fatto in passato" - "Chi ha portato Acam a queste condizioni, chi ha portato alle svendita dei rami buoni di ACam, chi ha polverizzato Acam ha allontanato la rivendicazione di territorialità e la sopravvivenza stessa dell'Azienda" - "È l'ultimo atto di un processo di distruzione voluto" - "Se avessi amministrato questa città negli anni trascorsi, mentre Acam arrivava a fare 450 milioni di debiti, io un pò di vergogna oggi a parlare l'avrei" - "Contrarietà ad un'aggregazione che va a negare quello che sono gli esiti referendari" - "Perdita di posti di lavoro anche a livelli superiori, distruzione di Acam ed allontanamento del vertice della territorialità, solo valutazione di occupazione in mano a criteri di mercato" etc.
È un coro unico di tutti i candidati contro chi, al governo della città, ha votato e difende la scelta fatta a favore dell'aggregazione.
Questa mattina un presidio per protestare contro i ritardi nei pagamenti degli stipendi.
di Doris Fresco e Alessio Boi- Fiore e Pregazzi in visita al centro di accoglienza di via Brugnato
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