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PCI Porto Venere: "Un paese che cancella la memoria è un paese senza futuro" In evidenza

"Appaiono incomprensibili, dal punto di vista storico, sociale ma soprattutto democratico, le ragioni di chi vuole quella memoria cancellare"


Notizia di questi giorni, apparsa sulla stampa locale, riguarda la rimozione da una sala pubblica comunale, la sala intitolata al Professor Renzo Mantero posta nel carruggio di Porto Venere, di una targa relativa alla “Sezione PCI - Porto Venere – Giacomo Bastreri”.
La targa in questione che per oltre mezzo secolo individuava la sede “del partito” e come tale un luogo pubblico e democratico, riconosciuto e riconoscibile dalla cittadinanza tutta, venne ricollocata all’interno della sala alcuni anni or sono a seguito della cessazione di quella funzione politico e sociale.
Per non perdere la memoria della storia di quel luogo la targa venne ricollocata all’interno del locale a testimonianza della sua funzione originaria ed in ricordo delle tante attivita’ democratiche svoltesi al proprio interno e rivolte al bene della comunita’ tutta.

La sala chiamata anche “Sala Bastreri” dal nome cui fu intitolata la Sezione si riferisce al giovane portovenerese Giacomo Bastreri assassinato dai fascisti nel 1921, uno dei primi caduti a cui e’ anche dedicata la piazza principale del paese.
La violenza fascista, in quegli anni, muoveva i primi passi seminando morte e terrore verso i democratici indipendentemente dalle loro personali idee politiche; Bastreri assassinato rappresenta quindi, suo malgrado, l’attacco alla liberta’ di un popolo che nel ventennio successivo vedra’ la violenza divenire legge, lo scoppio della guerra e la distruzione totale.
Ecco quindi sopraesposte le motivazioni per cui la memoria di questi caduti, che sono divenuti gli anticorpi alla barbarie nazi-fascista, che sono stati il seme della resistenza e dello sviluppo democratico del nostro Paese attraverso la guerra di Liberazione, la proclamazione della Repubblica e la stesura della Carta Costituzionale, non va dimenticata ma altresi’ costantemente coltivata in periodi, come l’attuale, dove i rigurgiti neofascisti sono purtroppo all’ordine del giorno.

A tutto questo percorso che ha portato all’Italia repubblicana il PCI ha dato le energie e le vite dei compagni migliori, nella lotta, nella resistenza ma anche nell’organizzazione dello Stato futuro attraverso il grande contributo della stesura della Costituzione: il regalo piu’ grande fatto alle generazioni future.

Ecco allora che appaiono incomprensibili, dal punto di vista storico, sociale ma soprattutto democratico, le ragioni di chi vuole quella memoria cancellare; le dichiarazioni dell’Assessore Di Pelino con il tentativo becero di giustificare l’azione di rimozione della targa del PCI facendo riferimento al fatto che avrebbe provveduto anche nei confronti di una targa del Movimento Sociale Italiano sono inaccettabili nella forma e nella sostanza, e rappresentano ancora una volta le posizioni di chi non ha ancora saputo accettare il corso della Storia!
La targa della Sezione PCI - Porto Venere - Giacomo Bastreri venga quindi ricollocata al suo posto originario, dove e’ stata per oltre 50 anni, continuando ad essere anche riferimento di un luogo, “dal partito”, per tutti i portoveneresi democratici.
Nei prossimi giorni presentero’ ufficialmente una mozione in modo che la questione venga posta anche all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.

Fabio Carassale – PCI PORTO VENERE

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