Il disastro della sanità spezzina è ormai sotto gli occhi di tutti, tanto da aver mobilitato anche gli stessi primari coinvolti.
Lo conosce chi ha fatto per se stesso o con qualche familiare ore di coda al pronto soccorso, chi rimane in lista di attesa per mesi per ottenere un esame o una visita, chi è costretto a ricoverarsi nelle fatiscenti strutture del Sant’Andrea, chi passa semplicemente per il Felettino e vede l’immobile cratere del cantiere del nuovo ospedale, piccola Pompei spezzina senza neppure il fascino di quella vera. E’ orami argomento ricorrente in tutti i luoghi di socializzazione, dai bar ai siti social di internet.
C’è stata anche una manifestazione in proposito a cui abbiamo aderito e la pagina Facebook dedicata al nuovo ospedale ha raccolto in pochi mesi quasi 2200 adesioni e molti commenti indignati per gli incredibili ed inspiegabili ritardi .
Mancano medici, infermieri fondi per mandare avanti l’Asl spezzina, una vergogna per tutti, ma lo scandalo più pesante è la totale assenza di risposte da chi dovrebbe gestire, a livello provinciale e regionale, la sanità spezzina.
Viene costituito un tavolo permanente, da cui viene esclusa, senza apparenti ragioni e contro tutte le norme della legge 300, la quarta confederazione sindacale nazionale la Confsal , massicciamente presente nella sanità spezzina con la sua aderente Fials Confsal, e questo tavolo comunque appare come un fantasma, che non si sa quando e come dovrebbe riunirsi, e comunque non è in grado di smuovere una foglia nel disastro spezzino.
Come Confsal chiediamo allora un incontro urgente (!!!) al sindaco il 6 maggio (!!!) per avere risposte sia sulla auspicata ripartenza dei lavori del nuvo ospedale, sia sulla immotivata esclusione nel nostro sindacato, ma non otteniamo neppure un riscontro alla nostra legittima richiesta.
Ora , con questa lettera aperta, chiediamo di nuovo un incontro al sindaco ed al presidente della provincia, che non sappiamo ancora chi sarà esattamente, ma se di nuovo non otterremo risposte sulla mancata ripresa dei lavori, sul milione e quattrocento mila euro che la USL5 , con i nostri soldi, ha pagato alla fantomatica IRE, l’organismo a livello regionale che dovrebbe finalmente dare il via libera ai lavori, e che non sappiamo nemmeno esattamente cosa ci stia a fare, chiederemo conto e ragione ai massimi livelli politici della Regione.
Quello che deve essere chiaro è che gli spezzini hanno perso, se non la speranza, quantomeno la pazienza, e che non accetteremo altri rinvii, altre esclusioni, altre scuse
Lorenzo Moimare segr prov Confsal della Spezia
Luciana Tartarelli Segr prov Fials Confsal La Spezia