“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.
Così recita il primo comma dell'art. 4 della nostra Costituzione, un articolo che, come molti altri, attende di essere attuato.
Le politiche economiche e sociali fin qui messe in atto, dalla Costituzione ad oggi, non si sono infatti dimostrate all'altezza del compito che i Costituenti avevano prefigurato.
E i tempi che viviamo, nel presente e quelli che ci apprestiamo ad affrontare nel medio e lungo periodo, non promettono nulla di favorevole in ordine alla possibilità di garantire a tutti i cittadini le opportunità lavorative necessarie per consentire “il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (art.3 comma 2).
Al contrario, i progressi sul piano dell'automazione e dell'informatizzazione che caratterizzano tutti i settori dell'apparato economico renderanno sempre più difficile garantire i livelli occupazionali che andranno difesi con l'attuazione di quelle politiche di investimenti, pubblici e privati, unanimemente auspicate.
Ma sarà necessario anche provvedere, sull'esempio della Germania, ad una migliore distribuzione del lavoro esistente attraverso l'adozione di meccanismi coerenti con lo slogan sessantottino “lavorare meno, lavorare tutti”.
A questo fine, il Circolo della Spezia di L&G, impegnato su tutti i temi che riguardano la difesa e l'attuazione della Costituzione, ha ritenuto interessante presentare, discutere ed ed approfondire una proposta concreta in tal senso, presentata dal prof. Piergiovanni Alleva, consigliere regionale dell'Emilia Romagna e giurista del lavoro, che prevede la diminuzione dell'orario di lavoro a parità di salario, l'utilizzo del reddito di cittadinanza e dei contratti di solidarietà.
E' stata richiesta la partecipazione al confronto dei segretari provinciali dei metalmeccanici in rappresentanza dei sindacati confederali, che riteniamo sul tema gli interlocutori naturali, anche per sottolineare il favore con il quale Libertà&Giustizia segue il nuovo processo unitario intrapreso dai rappresentanti dei lavoratori.
Introdurrà i lavori Matteo Bellegoni, socio del Circolo di L&G e collaboratore della Fondazione “Di Vittorio”.