“Non c’è proprio limite alla sfrontatezza di chi è stato chiamato a dirigere la sanità spezzina. Mi riferisco alle inaccettabili dichiarazioni dell’attuale Direttrice sanitaria Banchero che ha pubblicamente contestato il Collegio dei Primari ospedalieri, “colpevoli “ a suo dire di aver manifestato - in occasione delle improvvise dimissioni del DG Conti - una profonda preoccupazione per il caos che da tempo regna nella nostra Asl.”
Così Guido Melley, capogruppo di LeAli a Spezia, che continua: “Bene hanno fatto invece i Primari a ribadire la loro posizione con una assunzione di responsabilità che si correla al fatto che sono loro, insieme ai medici, agli infermieri ed a tutti gli operatori sociosanitari ad essere quotidianamente impegnati a far funzionare reparti e servizi, mentre il vertice Asl in questi anni si è contraddistinto per scontri e faide interne e per una sudditanza- questa si colpevole- alle politiche della Giunta regionale e di Alisa.”
Precisa Melley: “Voglio ricordare alla Banchero che, tra i tanti guai che affliggono la nostra sanità (dalla carenza degli organici e dei posti letto ospedalieri, alle liste di attesa per visite ed interventi specialistici), ad oggi sono vacanti i ruoli di primario di: medicina, cardiologia, pneumologia, geriatria, anatomia patologica; ed a breve ginecologie e senologia. E la situazione non è certo migliore sul fronte dei servizi sociosanitari dove la Direttrice Massei, altra manager di provenienza lombarda voluta dall’Assessore leghista Viale, non ha certo prodotto sino ad ora risultati di rilievo sotto il profilo dell’integrazione dei servizi tra Asl e Comuni, con lo svuotamento di funzioni e responsabilità dei Distretti.”
Conclude l'esponente politico: “E' l’ora di dire basta al fatto che la nostra Asl sia occupata da pratiche lottizzatorie. Siamo stufi ed arcistufi dell’arrivo di manager sanitari pro tempore da altre regioni, taluni senza titoli e quasi tutti privi di quel senso di appartenenza alla nostra comunità che impone attenzione, dedizione quotidiana e responsabilità verso gli operatori ed i cittadini utenti. La nostra città dispone di eccellenze in campo medico- sanitario e di dirigenti in grado di provare a risolvere i problemi atavici che toccano direttamente la salute dei cittadini.
Sfido il Governatore Toti, la Viale e lo stesso Peracchini a cambiare decisamente rotta: e vediamo se per una volta le nomine per la sanità spezzina saranno fatte per merito e competenza e non per fede politica e provenienza geografica.”
