Come dimenticarlo.
Forse ora capisco: pensava davvero che i cambiamenti climatici avrebbero consentito di non far arrivare l’estate alla Spezia e, in conseguenza a ciò, di organizzare in autunno l’estate spezzina.
Questo mio sospetto è supportato dal fatto che anche quest’anno si è partiti con estremo ritardo per la programmazione eventi e solo oggi è uscito il programma.
C’è un altro dubbio però che sorge spontaneo in questa dinamica. Perché per la prima volta dopo anni l’estate spezzina è stata avvolta in un alone di mistero? Perché non si è proceduto con un bando pubblico? Che costi avrà davvero l’estate spezzina? Chi avrà la responsabilità della riuscita o meno degli spettacoli? Insomma chi paga e quanto? Perché quest anno non si può nemmeno più dare la colpa ad Asti della mancata trasparenza. Questa volta è tutta partorita dal sindaco, nonché assessore delegato alla materia. Credo che i cittadini, gli operatori culturali abbiano il diritto di sapere con quali criteri si è scelta una proposta piuttosto che un’altra, perché non si è reso necessario e trasparente il percorso decisionale e le ricadute economiche delle scelte fatte?
Quando si tratta di soldi pubblici è d’obbligo la trasparenza, il rigore e la conoscenza di tutto il procedimento decisionale.
Tutto questo sarà oggetto di una interrogazione e dei relativi accessi agli atti.
Federica Pecunia
capogruppo Pd La Spezia.