Nella giornata di ieri alcuni esponenti de La Sinistra - èViva hanno redatto un dossier per la richiesta di chiusura della sede spezzina di CasaPound Italia, la quale ora annuncia che risponderà "fermamente alle diffamazioni per via legale tramite i suoi rappresentanti".
"Riteniamo quasi comica la richiesta inoltrata da Pastorino e compagnia per la chiusura della nostra sede - scrive Francesco Carlodalatri, responsabile provinciale del movimento - Abbiamo letto il dossier di "ben sei pagine", all'interno del quale (escluse semplici citazioni risalenti alle elezioni amministrative 2017) vengono menzionati fatti ed episodi per nulla appartenenti o riconducibili alla sfera di attività della comunità spezzina di CasaPound.
Sarebbe molto più produttivo se queste persone impiegassero il loro tempo ad aiutare le famiglie in difficoltà o le zone più degradate della città, come ad esempio viene fatto all'interno della nostra sede in Corso Nazionale 101 tramite le raccolte alimentari, le riqualificazioni ed il dopo scuola gratuito."
"Rinnoviamo in questa occasione l'invito a tutta la cittadinanza ed alle istituzioni a visitare la nostra sede, in modo da percepire con i propri occhi che all'interno non troveranno "pericolosi energumeni" ma soltanto ragazzi e ragazze con voglia di fare e di aiutare questa città. - conclude Carlodalatri - Per ciò che riguarda l'esposto ci muoveremo per vie legali tramite i nostri avvocati."