Gazzetta della Spezia continua il suo approfondimento sui candidati sindaco alle amministrative 2019 e vi porta a Monterosso dove scendono in campo Generoso Cardinale con "Monterosso nel Cuore"; Maria Cristina Donatiello con la lista "Monterosso Alternativa" e il sindaco uscente Emanuele Moggia per "Monterosso Bene Comune"
In ordine alfabetico, cominciamo le nostre interviste da Generoso Cardinale.
Nei piccoli comuni la campagna elettorale è spesso animata, che sentore ha di questa sfida?
È vero e in un paese come Monterosso la storia delle elezioni comunali ci insegna che chi vince lo fa per una manciata di voti, per questo la conduzione successiva va fatta coinvolgendo tutti, organizzando commissioni e tavoli tecnici per una democratica concertazione. Molti concittadini non vogliono esporsi più di tanto, non è per niente facile capire da che parte sta una persona, quindi il tutto rimane un po’ avvolto nel mistero. Molti hanno anche paura di rovinare un rapporto di amicizia o di parentela, insomma, difficile fare pronostici, mai dare qualcosa per scontato: l’atmosfera è sicuramente tesa.
Come mai ha scelto di candidarsi?
Sono stato chiamato da questo gruppo di persone (in lista Enzo Scapparone, Alessandro Raggi, Armando De Simoni, Daniele Betta, Attilio Poggi, Fausto Repetto, Michele Belfiore, Nelida Scapparone, Emanuele Vitone e Gino Pollicardo) come candidato sindaco in quanto hanno visto in me una persona onesta, professionalmente affidabile e garante dell’equità comportamentale. Sono ovviamente onorato di far parte di questo gruppo e siccome Monterosso mi è entrato nel cuore da subito, per la sua semplicità, per le antiche tradizioni e per la bellezza del suo paesaggio, ho preso questo impegno in quanto penso di poter dare un contributo positivo a questa piccola ma fragile realtà.
Ci racconti qualcosa su di sé: curriculum ed esperienze?
Sono nato ad Ariano Irpino, ho tre figli e una stupenda famiglia, da anni mi occupo di Gestione delle Risorse Finanziarie e Strumentali e dei Risultati del Servizio nel ruolo di Dirigente Scolastico di un Istituto di Istruzione Secondaria Superiore della Spezia. Sono laureato in Scienze Motorie indirizzo Educativo e in Scienze Motorie indirizzo Medico, ho lavorato per 8 anni in un centro di fisio-kinesi-terapia, 14 anni come insegnante in tutti gli ordini di scuola e 11 come Dirigente Scolastico.
Flussi turistici, numero chiuso e turismo sono alcuni dei temi al centro di questa campagna, quali sono le sue idee al riguardo?
E’ nostra opinione che la condizione attuale dei flussi turistici non vada considerata come un fenomeno da contrastare né da regolamentare con norme imposte d’autorità, ma piuttosto da indirizzare nel giusto rapporto tra le presenze medie, statisticamente rilevate, e la capacità di capienza del territorio. Riteniamo ragionevole sostenere che sia possibile, con la collaborazione delle istituzioni e l’apporto delle organizzazioni che operano sul territorio delle Cinque Terre e oltre, trovare il punto di equilibrio tra tutte le variabili in gioco che, in sintesi, sono rappresentate dalle presenze turistiche, dagli operatori economici e dalla popolazione residente.
In relazione al Parco nazionale delle Cinque Terre e l'esigenza di tutela dal punto di vista ambientale del territorio. C’è qualche proposta prioritaria che vorrebbe poter mettere in campo?
Il nostro è un territorio molto fragile, non dimentichiamocene. Una maggiore sensibilizzazione per la tutela di questo territorio va assolutamente fatta, dato anche l’ecosistema molto delicato. Dovremo cercare innanzitutto di snellire la parte burocratica di chi ancora ha voglia di lavorare la propria terra. Invogliare gli abitanti delle Cinque Terre al ritorno nelle campagne con agevolazioni economiche e, come dicevo, burocratiche. Se chi abita queste zone fa manutenzione continua, sarebbe già un passo enorme nella salvaguardia di questo fragile sistema. Massima attenzione allo sconvolgimento del territorio con opere che altererebbero il delicato equilibrio ambientale.
Veniamo al programma, ci vuole riassumere in poche parole i punti cardine con i quali si presenta di fronte agli elettori?
Collaborazione, condivisione e coinvolgimento di tutti. Emergenza idrica: una mancanza d’acqua anche per pochi giorni creerebbe danni incalcolabili all’economia del paese con disagi che si protrarranno nel tempo. Parcheggi: una gestione più attenta favorirebbe un aumento delle risorse finanziarie, uno snellimento del flusso automobilistico e una gestione dell’accoglienza più efficace ed efficiente. Rifiuti: riorganizzare la raccolta con sistemi misti e mirati alle micro realtà cittadine, migliorando un servizio che è risultato carente e poco accettato dai monterossini. Valorizzazione di usi e consumi, storie e manifestazioni per riportare Monterosso a essere vissuto con amore e attaccamento propri di alcuni anni fa.
Un auspicio per il futuro?
Governare in armonia, perseguire la collaborazione di tutti e la condivisione dei progetti proposti da tutte le parti, ritornare ad essere una comunità che si compatta e si stringe forte insieme nelle difficoltà e nei momenti belli di vita comune e serena di un paese.