Dopo un anno, all’assemblea pubblica, il Sindaco ha riferito che c’è poco tempo, che è in ritardo e che ora c’è fretta. Ma allora viene da chiedersi come mai non ha impugnato il Piano provinciale dei Rifiuti approvato il 6 agosto, vista la contraddizione implicita del medesimo laddove prevede il conferimento di 60.000 tonnellate nel sito di Boscalino, che tutti sappiamo essere inadeguato a tali portate. Hanno capito tutti che il sito che sarebbe stato individuato dal privato in funzione del Piano era ‘Saliceti”! Il Piano non è stato impugnato, forse perché è stato elaborato dal centrosinistra tanto è vero che è stato approvato grazie all’assenza ingiustificata dei consiglieri PD all’assise provinciale del 6 agosto! E come mai il Sindaco non ha ancora impugnato la delibera di giunta regionale del 18.04.2019 con cui è stata avviata l’inchiesta pubblica sul progetto presentato da Recos spa, visto l’espressa contrarietà a detta procedura!? Allo stesso modo è incomprensibile il conferimento di un incarico al legale del Comune di Santo Stefano finalizzato a seguire la procedura ed a prendere contatti con gli enti interessati .. gli incarichi si conferiscono per fare ricorsi!
Non bastano le promesse, il problema è serio ed occorrono azioni ed atti amministrativi concreti; il Sindaco non può e non deve astenersi dal partecipare all’assemblea di Acam prevista per il 15 maggio perché è nelle sedi opportune e con gli atti amministrativi che, in rappresentanza del territorio, deve esprimere la contrarietà all’impianto. Non importa se sarà l’unico cittadino in quell’assise.. le è stato conferito un mandato dai cittadini e deve porre in essere tutte le azioni utili ad adempierlo!
Se non fosse un problema serio, farebbe sorridere lo sforzo di gran parte del centro sinistra di catapultare la responsabilità su enti sovraordinati quali Regione e Provincia che, se è vero che ne hanno la competenza, è anche vero che si sono trovati ad ereditare un piatto preparato proprio dal PD che, per anni, non ha avuto il coraggio di chiudere il ciclo dei rifiuti ed in piena emergenza, pur avendone la possibilità, non ha esitato ad assentarsi dal consiglio provinciale per consentire che venisse approvata la delibera che ha cristallizzato il piano stesso.
Cogliamo con favore l’odierna contrarietà al biodigestore espressa dal consigliere Michelucci, ma oggi ha poca credibilità visto che proviene dall’uomo del cemento del Ponte di Ceparana e considerato che molti degli uomini al comando di Recos e della giunta vezzanese, che ha approvato di recente le norme di puc che consentono di qualificare come industriale l’area di Saliceti, sono del suo partito. All’assemblea pubblica di ieri sera non abbiamo sentito menzionare la variante al PUC di Vezzano Ligure proposta da Recos per spianare la strada al conferimento di 90.000 tonnellate di rifiuti a Saliceti; è stata sottoposta all’approvazione del Consiglio comunale vezzanese ma vogliamo sperare che il candidato che diventerà Sindaco il 26 maggio la blocchi e che il Comune di Santo Stefano faccia la propria parte con osservazioni ed impugnazioni.
Noi ci siamo e ribadiamo il nostro NO al biodigestore!
Paola Lazzoni, Emilio Ratti
Insieme per voltare pagina