“A un mese dalle elezioni europee, puntuali come un orologio, il centro sinistra si risveglia dal sonno amministrativo e grida allo scandalo sull’Ospedale Felettino. Ben ritrovati. – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini – Non c’è niente di vero negli allarmismi gridati a mezzo stampa. La verità sul Felettino è che Pessina, la ditta costruttrice, ha proposto una variante alle fondamenta dell’ospedale la cui documentazione, oltre 1700 tavole, è al vaglio della commissione provinciale che deve rilasciare l’autorizzazione a procedere oppure indicare che si ritorni al progetto originario.
Per quanto mi riguarda, non esistono piani A o piani B, esiste solo che una città capoluogo di provincia debba avere un ospedale degno di tal nome e che sia all’avanguardia nella sanità a livello regionale.
Nell’archivio della Biblioteca Mazzini c’è tutta la memoria storica della nostra Città e fra le altre cose c’è anche una fotografia scattata il 16 febbraio del 1990 nella Sala Consiliare del Comune della Spezia: si presentava il progetto del nuovo ospedale a monoblocco in località Felettino.
In questi quasi vent’anni, nelle regioni cosiddette “rosse”, come la Toscana o l’Emilia Romagna, si sono demoliti e ricostruiti decine di ospedali. In Liguria, nello spezzino, la stessa parte politica non è riuscita a nemmeno a gettare le fondamenta di uno soltanto. Forse è il caso di iniziare a pensare che quella classe politica che è ancora in primo piano, ma che i cittadini hanno deciso di mettere all’opposizione, non è stata all’altezza di essere classe dirigente.
La storia dell’Ospedale Felettino gli spezzini la conoscono bene, ma è bene ricordare a chi per mala fede ha la memoria corta che il capitolo più importante di questa epopea è stato scritto dalla Giunta Burlando a venti giorni dalle elezioni Regionali del 2015, in un contratto fra ASL5 e Pessina, unica azienda che si è presentata al bando di gara ha vinto l’appalto.
Mai in questi anni l’opposizione ha bussato alla porta di ASL5 o a quella di Pessina. Si tira per la giacca la politica di oggi, quella che non avrebbe mai avvallato un contratto simile. E allora rispondo, come è giusto da primo cittadino, che dal 1990 ad oggi ho assistito a molte “prime pietre” dell’Ospedale, a molti slogan sui giornali: io sull’Ospedale voglio mettere l’ultima pietra lavorando per la sanità spezzina, perché fra i mirabolanti annunci di ieri e gli allarmismi di oggi, con il centro sinistra abbiamo solo rischiato di mettercela sopra.
La differenza è che i nostri progetti li portiamo a termine e sono sufficienti due esempi in ventidue mesi di amministrazione dopo anni di balbettio : il ripristino della frana di Montalbano e quella di Visseggi. Tutto il resto, sono solo parole”
Pierluigi Peracchini
Sindaco della Spezia