“Sulla dottoressa Banchero sono stati scritti fiumi di inchiostro su formalismi. Nei suoi confronti c’è un evidente accanimento personale perché, carte alla mano, è stato dimostrato essere assolutamente nel pieno delle sue funzioni, come anche sottolineato da una sentenza del Tar Lazio”. Così la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria, che questa mattina in Consiglio regionale ha risposto ad una nuova interrogazione dell’opposizione, presentata dal Movimento Cinque Stelle, sul direttore sanitario di Asl5.
L’assessore regionale alla Sanità ha ribadito in aula che l’attuale elenco dei direttori amministrativi e sanitari della Liguria, adottato secondo le disposizioni dell’articolo 22 della legge regionale 41/2006 e prima dell’entrata in vigore della nuova disciplina nazionale di cui al decreto legislativo 171/2016, recepita con legge regionale 27/2016, è tuttora valido ed efficace.
“Stupisce – ha aggiunto - che non si tengano nella minima considerazione due principi fondamentali dell’ordinamento giuridico del Paese, comuni a tutto il mondo occidentale. Il primo principio è ‘tempus regit actum’: gli atti e i negozi giuridici sono regolati dalle leggi e dalle fonti equiparate vigenti al momento della loro emanazione. Il secondo riguarda l’affidamento contrattuale: non è possibile, salo che la legge non lo disponga espressamente, modificare o estinguere contratti sottoscritti dalle parti sulla base di leggi vigenti al tempo della loro stipula”. Per queste ragioni, nel richiamare più volte la posizione di Regione Liguria sul tema, l’assessore ha concluso che l’attuale status della dottoressa Banchero è confermato.