"Ma il Presidente del Consiglio Giulio Guerri non prova un po’ di disagio nel mettere in forte imbarazzo tutto il Consiglio Comunale arrecando così di fatto un danno a tutti i cittadini ?
Sinceramente credo che Spezia abbia problemi ben più gravi delle dispute interne di un gruppo consigliare e quindi, persino a prescindere dai pareri legali e amministrativi che ne seguiranno, trovo semplicemente ridicolo il suo “autoproclamarsi” capogruppo. Roba da ridere, se non ci fosse da preoccuparsi, visto che la democrazia è un valore comune e personaggi come Guerri con il loro comportamento certamente non la esaltano ma la mortificano.
Io mi autoproclamo, mi autodefinisco, io mi incorono. Roba da “Repubblica delle banane”, tanto più che al Signor Giulio Guerri, che avrebbe persino avuto la pretesa in questa città di fare il Sindaco (pericolo scampato a questo punto) si chiedeva di fatto solamente una cosa: Venire in assemblea, come da me richiesto in conferenza stampa per rispondere ai suoi elettori, del suo strano comportamento. Al limite votare.
Un tempo paladino di tutte le cause cittadine, da che ha ottenuto la carica tanto ambita è divenuto muto esecutore di tutte le pratiche istituzionali. Non più buche, non più rumenta, non più nulla di nulla.
Solo una bella carica istituzionale, naturalmente ben pagata.
E per fortuna che in questi due anni c’era il suo capogruppo, che oggi vorrebbe defenestrare a fare gli interessi della sua gente. A urlare anche per lui, che muto evidentemente era d’accordo su tutto, visto che per oltre diciotto mesi votava all’unisono con me.
C’era il suo capogruppo a prendersi gli insulti e a battagliare per Acam, per Enel, per i fumi delle navi da crociera, per la applicazione della rotazione dei funzionari apicali del nostro Comune.
Oggi però che il suo capogruppo decide, dopo mesi che se parla e in accordo con molti elettori che la logica impone una scelta di coerenza, anche per rispetto del Sindaco Peracchini e della attuale amministrazione, Guerri punta i piedi, fa scrivere lettere ai suoi amici candidati (molti mai visti né conosciuti...a proposito di voto consapevole)...etc etc etc.
Basterebbe fare un po’ di rassegna stampa per rendersi conto di quanta gente parrebbe interessata a questa “disputa da Re de Pollaio”. (49 più 1 Guerri)
Guerri e lo dico quasi con affetto, mi ricorda mia figlia, del resto potrebbe persino esserlo, quando faceva i capricci.
Ma mia figlia aveva 6 anni e non presiedeva un Consiglio Comunale.
Quindi colgo l’occasione per ricordare agli spezzini che mentre il Presidente si “autoproclama imperatore” , io sto lavorando per capire se la frana in zona discarica a Ruffino ha causato un danno ambientale oppure no, lavoro per cercare di far si che i lavori nella galleria di Marinasco non provochino troppi disagi ai residenti della Val di Vara, lavoro per le vittime dell’amianto difese dalla Associazione AFEA, anche se il suo amico presidente mi ha cantato contro e per capire se a Campiglia si può migliorare l’attuale illuminazione.
Lavoro anche per garantire il posto di lavoro, dopo il maxi appalto, ai 17 lavoratori svantaggiati che operano sul verde e per evitare che gli ascensori che portano sino al Castello di San Giorgio siano sempre sporchi o peggio guasti. Lavoro, e non mi autoproclamo imperatore di nulla...o forse si: del buonsenso e del rispetto degli spezzini".
Massimo Caratozzolo Baldino
(Per la nostra città)