La maggioranza di centrodestra ha approvato la Legge dell’assessore Mai sui Parchi, con il voto contrario di Pd, Rete a Sinistra - Liberamente Liguria e Movimento 5 Stelle.
Un provvedimento sbagliato, che oltre a cancellare mille ettari di aree protette in Liguria, rappresenta una grande occasione persa per il nostro territorio, maglia nera tra le Regioni italiane per la tutela dei parchi.
D’altra parte questa maggioranza parco-fobica ha dimostrato sin dall’inizio del proprio mandato quali fossero le sue intenzione in materia ambientale. L’accanimento nei confronti delle aree protette, oggi evidente a tutti, è iniziato con il Piano Casa, che nelle sua prima versione – per fortuna modificata grazie alla battaglia di associazioni e opposizioni – veniva esteso proprio ai parchi. Poi la Giunta ha tagliato le risorse regionali a questi Enti e ha iniziato una lotta senza quartiere alle aree contigue di tutti i parchi, che, tra l’altro, erano state istituite, dal precedente assessore all’Ambiente del centrodestra Orsi a inizio 2000. Ma non è tutto. Il consigliere di maggioranza Costa ha presentato un provvedimento per l’abolizione del Parco di Montemarcello Magra e Vara (per fortuna perso nei meandri delle commissioni), mentre l’assessore Mai sta facendo di tutto per mettere i bastoni fra le ruote al percorso avviato dal precedente Governo (e sostenuto da quello attuale) per l’istituzione del Parco Nazionale di Portofino, come si trattasse di un problema e non di un’opportunità.
E adesso arriva questa legge, che invece di riorganizzare le aree protette, come si chiedeva da tempo, ne fa strame. Oltre al già citato taglio di mille ettari – mentre altre Regioni come il Piemonte aumentano la superficie dei parchi perché sanno benissimo che oltre a essere dei baluardi della biodiversità rappresentano anche dei polmoni di sviluppo economico molto importanti – questa legge impedisce al Comune di Urbe di entrare a far parte, per i 3% del suo territorio, del Parco del Beigua, nonostante tutta la comunità del Parco avesse votato all’unanimità la variante per farlo entrare; sopprime la previsione di istituzione del Parco del Finalese e non affronta la questione della vigilanza nelle aree protette.
Insomma invece di rendere le aree protette un punto di forza per l'economia della Liguria, il centrodestra le considera un inutile e gravoso orpello da contenere. L’unica nota positiva della mattinata è stato il via libera, grazie alla battaglia delle opposizioni, al tavolo di confronto tra la Regione e le associazioni ambientaliste. Ci auguriamo che da lì possano emergere nuove idee per mitigare questa legge, che costringe la nostra regione a fare parecchi passi indietro.
Gruppo Pd Regione Liguria