Non abbiamo condiviso del tutto il percorso per giungere alla scelta del candidato Sindaco, visto che avremmo preferito la strada di primarie di coalizione, ma non abbiamo certamente frapposto ostacoli a un percorso diverso.
Avevamo posto 3 condizioni irrinunciabili per garantire il nostro appoggio: la massima condivisione da parte delle forze del centrosinistra, la discontinuità rispetto al recente passato, e la competenza del potenziale candidato Sindaco.
Abbiamo molto apprezzato il responsabile passo indietro del Sindaco uscente, Emiliana Orlandi, che proprio nell’ottica della discontinuità e della condivisione, ha deciso di mettere sul piatto la rinuncia alla candidatura per un secondo mandato.
Così come abbiamo apprezzato il nome che è stato proposto e che, a oggi, pare riscuotere i maggiori consensi tra le forze politiche coinvolte: quello di Monica Paganini.
Riteniamo infatti che abbia le caratteristiche di competenza e discontinuità che riteniamo irrinunciabili e che, a differenza di altri nomi posti al centro delle trattative, provenga da quel mondo civico che è valore identificativo del nostro partito.
Ci hanno un po’ stupito, in verità, alcune obiezioni circa la provenienza “manageriale” della D.ssa Paganini, inopinatamente considerate un disvalore rispetto al ruolo che dovrebbe ricoprire; siamo, naturalmente, in totale disaccordo con questa visione e riteniamo, anzi, che le capacità organizzative e gestionali possano essere un valore aggiunto di non poco conto.
Per questa ragione abbiamo dato la nostra disponibilità, in caso di una condivisione ampia di questa candidatura, a fornire il nostro appoggio convinto a Monica Paganini, nell’auspicio che i dubbi, per la verità piuttosto deboli e strumentali, che sono stati espressi da alcuni, non siano la solita, stucchevole, strategia per giustificare, ancora una volta, la regia di una sconfitta.
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