Una prassi di vecchia data introdotta in chiave moderna con il decreto “sblocca Italia” del 2014 e recepito dal nuovo codice dei contratti (Dlgs n. 50 del 2016) che sta riscuotendo interesse e successo nelle svariate amministrazioni locali. Recepito dalla Regione Liguria che su proposta congiunta De Paoli (Lega) e Costa (Liguria Popolare) lo ha approvato all'unanimità lo scorso novembre, il consiglio comunale sarzanese nella seduta di mercoledì 27 marzo ha approvato, anch'esso all'unanimità, la proposta avanzata dal consigliere di opposizione Giorgi.
Gli americani la chiamano «win-win situation»: una soluzione in cui tutti ci guadagnano. Infatti il baratto amministrativo permette ai cittadini che non riescono a pagare i tributi locali di saldare il debito eseguendo lavori di pubblica utilità e ai Comuni di riuscire a realizzare interventi di ordinaria manutenzione che le risorse attuali rendono di difficile esecuzione.
Un primo passo a cui seguirà l’approvazione di uno specifico regolamento che delineerà i campi di applicazione e normerà la redazione del progetto lavorativo e le modalità di scomputo delle imposte, il controllo del regolare svolgimento del lavoro, l’individuazione dei luoghi e delle mansioni di intervento sul territorio di competenza, il rispetto della relativa normativa sul lavoro.
Una norma di buon senso che rappresenta anche una misura di natura sociale e di sostegno a tante famiglie in difficoltà. Un esempio concreto di come la politica possa farsi carico dei problemi reali dei territori, e trovare delle soluzioni con un approccio pragmatico e non ideologico come testimonia il pieno appoggio di Sarzana Popolare e di tutti i colleghi di maggioranza ad una proposta dell’opposizione.