È tempo di compleanni in consiglio comunale. A spegnere le candeline però non è né un consigliere comunale, né un membro della giunta, bensì la mozione di Lorenzo Forcieri volta ad impegnare l’amministrazione a realizzare un programma per la memoria e per contrastare i ripetuti episodi di razzismo e di richiamo al fascismo “cui da tempo si assiste in città”.
Il documento risale al 29 gennaio 2018 ed è la seconda volta che una mozione del capogruppo di Avantinsieme festeggia il “compleanno” dalla sua presentazione (era già accaduto con la mozione sul futuro dell’area Enel).
Scena di rito: alla mozione presentata dal consigliere Forcieri di tutta risposta arriva un ordine del giorno della maggioranza.
“Non possiamo permettere ad istinti fascisti e razzisti sopiti ma non definitivamente sradicati dalla società italiana di affiorare e di manifestarsi con atti di bullismo sociale”, ha dichiarato il consigliere Lorenzo Forcieri.
“Il ricordo è molto vivo in tutti noi ed è una cosa che ci unisce - ha ricordato il consigliere Fabio Cenerini - Questa giornata viene ricordata in modo bipartisan (Giorno della Memoria). Bisognerebbe allargare la mente, voi vedete sempre e solo in una direzione, nessuno di noi del centro destra vuol giustificare il fascismo, il nazismo o il comunismo, li condanniamo tutti, voi parlate sempre e soltanto di fascismo”.
“Non mi sembra che in città si siano verificati episodi di razzismo o richiamo al fascismo - evidenzia la consigliera della Lega Lorella Cozzani - Mi pare che diversi muri siano stati imbrattati con scritte offensive come “Lega di m...” “Salvini b..a” ed altro. Ci sono problemi ben più importanti in questa città, ai cittadini interessa vedere i lampioni accesi e la città pulita”.
“La Spezia è la città che ha avuto il più ampio numero di deportati di tutta la Liguria - ha ricordato la consigliera Federica Pecunia - come si può dire che sono passati 70 anni e che ci sono altri problemi come le buche, ma quali buche?”.
"Speravo che questa sera non vi fosse dibattito, sapevo benissimo che su un tema di questo tipo si sarebbe creata una contrapposizione - ha dichiarato il consigliere Massimo Lombardi forse l'unico nel consesso del consiglio comunale a richiamarsi al comunismo - La Costituzione Italiana che nasce dalla resistenza vede tra i principi ispiratori l'idea comunista, l'idea socialista, quella cattolica che si fondono insieme creando un senso profondo delle istituzioni. Perché non ci mettiamo insieme per progetti che vadano nel senso dei diritti e della cultura? Mi dispiace quando ci affrontiamo come se fossimo una curva contro l'altra. Dovremmo avere quel senso di responsabilità per cui, anche nella differenza, riusciamo in un consesso istituzionale a costruire valori positivi".
"Sarà perché non porto ancora gli occhiali -ha esordito il consigliere Simone Vatteroni - Ma non sono riuscito a vedere questi ripetuti episodi che lei cita nella mozione se non qualche caso che va assolutamente condannato. Abbiamo presentato un ordine del giorno sulla difesa dei principi della Costituzione condannando ogni forma di estremismo e ogni tentativo di propaganda fuori dai canoni democratici, ricordando il ruolo importante che le istituzioni devono svolgere in collaborazione con le scuole".
La discussione, come potete ben immaginare, si è protratta a lungo e la schermaglia politica ha chiamato in causa Hitler, Stalin, Mussolini, il Comunismo, il Fascismo, le Foibe, il Nazismo, la Lega e Salvini.
Alla fine della lunga discussione, al momento della votazione, è passato l’ordine del giorno della maggioranza ed è stata bocciata la mozione presentata da Lorenzo Forcieri.
Mentre la maggioranza ha votato compatta il proprio ordine del giorno (voto favorevole anche di Giulio Guerri e Massimo Caratozzolo nonostante nel documento non sia riportata la loro firma), la stessa maggioranza ha votato negativamente la mozione del capogruppo di Avantinsieme eccezion fatta per il gruppo “Per la nostra città” che ha visto i propri esponenti (Guerri e Caratozzolo) votare a favore della mozione di Lorenzo Forcieri.