Il servizio di farmacia è posto sotto una pinetina, al centro dei padiglioni che compongono il nosocomio spezzino. È costituito da una serie di moduli abitativi prefabbricati, in pvc.
La struttura dà tutto il senso della precarietà e svilisce anche la professionalità di chi vi lavora.
Tutto ciò pare più consono a una situazione emergenziale, da calamità naturale o da guerra, che non da ospedale moderno e funzionale.
Basti solo pensare che chi ha bisogno di recarsi alla farmacia ospedaliera è costretto a stare in fila, all’aperto, esposto a qualunque condizione climatica: caldo, freddo, pioggia, ghiaccio, vento.
Inoltre la struttura è precaria e contiene elementi di pericolosità che vanno risolti immediatamente.
Un esempio: l’impianto di condizionamento.
Uno dei motori esterni è tenuto fermo da un cavo elettrico annodato alla meglio e sostenuto da un puntello e un asse di legno. Basterebbe una piccola folata di vento per creare un danno enorme alle cose e soprattutto alle centinaia di persone che giornalmente accedono all’area ospedaliera.
Anche considerando che subito dietro la farmacia è situato il parcheggio interno del Sant’Andrea.
Abbiamo depositato, quindi, una interrogazione per chiedere, quantomeno, che si ripari il condizionatore e che si valuti di installare una copertura che possa fornire riparo agli utenti della farmacia in caso di code.
È il minimo per poter migliorare una condizione strutturale, francamente, sconcertante. Indecente che la Direzione di Presidio di ASL5 non sia ancora intervenuta.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria