Natale e Nobili sono veramente due fenomeni. Mi ricordano quegli scolari che non studiano mai e si fanno suggerire la risposta dal più bravo della classe per poi alzare la mano per primi e farsi belli con la maestra. Sulla vicenda del TPL l’atteggiamento dei due esponenti del PD mi sembra proprio quello. Con un articolo di giornale e un’interpellanza pensano di cavarsela e intestarsi un risultato frutto di un lungo e faticoso lavoro cha ha visto coinvolti per mesi COMUNE, PROVINCIA e ATC.
Concordo quando affermano che vi è stata molta confusione, però mi permetto di spiegare loro da dove è derivata: banalmente dal fatto che ATC in questi anni è stata ridotta allo stremo. Con un parco mezzi obsoleto, senza la possibilità di fare un investimento per rinnovarlo e con trasferimenti erosi lentamente negli anni, sino al taglio di 194.000 € per il primo semestre 2018, (quando Natale se non ricordo male sedeva proprio sui banchi della maggioranza in Provincia), con ricavi da vendite in calo a causa dell’evasione senza reazione alcuna da parte del management.
Di che cosa stiamo parlando dunque!
Invece di provare a mettere il “cappello” sul lavoro degli altri e strizzare l’occhio ai sindacati, i due esponenti politici avrebbero dovuto, quando erano nelle condizioni di farlo, non permettere che si arrivasse a questo punto. Con un contratto scaduto nel 2014 e prorogato di 6 MESI in 6 MESI, dopo aver lavorato in tutte le sedi politiche per approdare ad una gara a “doppio oggetto”, il cui risultato sarebbe stato inevitabilmente l’ingresso dei privati nella compagine sociale e la conseguente perdita di territorialità dell’Azienda, dopo aver dato il via a tagli ai corrispettivi per anni, vengono a raccontarci che loro “l’avevano detto”.
Meglio sarebbe stato dire di meno e fare di più. Esattamente come è stato fatto da COMUNE – PROVINCIA e ATC.
Fabio Cenerini
Capogruppo Toti-FI