Al Presidente dell’Autorità Portuale del Mar Ligure Orientale, Carla Roncallo, non esprimo solo semplice solidarietà ma pieno sostegno.
Innanzitutto non posso non ringraziarla per la risposta rapida che ha fornito all’appello che, assieme ai Consiglieri comunali Lorenzo Forcieri, Paolo Mione e Andrea Fantini, ho lanciato sul caso dei 49 migranti che si trovano da giorni in balia delle onde sulle navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye.
È proprio quella risposta tecnicamente precisa, da un lato, e carica di umanità, dall’altro, ad aver attirato le ire del “Governo del Cambiamento”.
Il Ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture, il 5 Stelle Danilo Toninelli, ha minacciato provvedimenti disciplinari nei confronti di Carla Roncallo. Ma questa minaccia è dovuta alla risposta tecnica o al pensiero espresso da una libera cittadina?
Forse Toninelli non è in grado di reggere il confronto tecnico, del resto non conosceva nulla del tunnel del Brennero e ancor meno sapeva quali differenze ci fossero tra un ponte autostradale e uno pedonale. Toninelli non può, però, agitarsi per la sua ignoranza e minacciare di punire chi la smaschera. Come non può prendere provvedimenti contro chi spiega che fin troppo spesso ciò che questo Governo dichiara sui giornali non corrisponda alla realtà.
La propaganda dice che i porti sono chiusi, come scioccamente ribadito tra l’altro dal viceministro Rixi.
I fatti, invece, dicono che il Ministro non abbia mai emanato alcun atto ufficiale che chiuda gli scali marittimi italiani.
Dunque, o Toninelli e Rixi dimostrano il contrario, con tanto di documenti, o forse sarebbe il caso si dimettessero.
Se invece le minacce del Ministro sono rivolte al giudizio umano espresso dalla Roncallo, in qualità di libera cittadina, la questione assumerebbe toni ancor più gravi.
Come avrebbe detto Di Maio un tempo, se così fosse, “dovrebbe dimettersi in 5 minuti”. So che per i grillini è difficile da comprendere, vista la loro propensione alle epurazioni contro il pensiero critico, ma viviamo, fino a prova contraria, in democrazia.
Ciò prevede che tutti possano esprimere la loro opinione, qualunque essa sia.
Per concludere, oltre a valutare le dimissioni, direi al Governo di smetterla con le bugie perché queste hanno davvero le gambe corte.
A Toninelli e Rixi consiglio di mettersi d’accordo tra loro prima di rispondere.
Eviterebbero le ridicole contraddizioni emerse ieri e che palesano come quel Ministero sia in balia della più totale incapacità.
Confido, tra l’altro, in un intervento del Presidente Sergio Mattarella per far luce sulla questione e reprimere la volontà di tacitare la libertà d’espressione manifestata da un Ministro della Repubblica.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria